Carbon tax: differenze tra le versioni

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La '''carbon tax''' è una [[tassa]] sulle risorse energetiche che emettono [[biossido di carbonio]] nell'[[atmosfera]]. È un esempio di [[ecotassa]], che è stata proposta dagli [[economisti]] come preferibile in quanto tassa un "male" anziché un "bene". È uno strumento di politica fiscale secondo il quale ogni tonnellata di inquinamento da anidride carbonica rilasciata dai combustibili fossili sarà soggetto ad un’aliquota fissata dal governo.
Dato che è indirizzata contro un comportamento negativo, è classificata come [[Imposta Pigouviana|tassa Pigouviana]], dal nome di [[Arthur Cecil Pigou]] che per primo propose una soluzione al problema dei costi pubblici.
La carbon tax, a causa del legame col [[riscaldamento globale]], è spesso associata ad alcuni tipi di legge amministrate internazionalmente; tuttavia questo non è intrinseco nel principio e politicamente improbabile. L'[[Unione europea]] ha discusso una carbon tax per i suoi stati membri, oltre ad una [[emissions trading]] sul [[carbonio]] che è iniziata nel [[Gennaio]] [[2005]]. Tuttavia i sistemi di emissions trading non costituiscono una tassa Pigoviana in quanto (a) il pagamento per le emissioni non è riscosso da un organo di governo, e (b) il prezzo per unità di emissione non è fissato come nei sistemi di tassazione, ma piuttosto come un prezzo di mercato che fluttua.
 
== Scopi ==
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=== Propositi politici ===
Lo scopo di una carbon tax è sia finanziario (come tutte le tasse) che [[ambientalismo|ambientale]]. Può essere integrata da tasse sulla [[benzina]] e su certi tipi di produzione energetica, come le centrali a [[carbone]].
La Carbon Tax rientra nel programma degli strumenti di politica ambientale, ovvero il meccanismo volto a far si che il soggetto inquinatore osservi le richieste fatte dalle autorità di controllo. Esse si dividono in 3 categorie:
* Strumenti volontari. (es. Emas, Iso 14000)
* Standard regolativi: Sono in genere suddivisibili in 4 tipologie standard di emissione, di processo, di qualità e di prodotto. Pur regolando standard di efficienza i limiti sono legati al fatto che non diversificano le diverse realtà e non costituiscono un incentivo all’attuazione di meccanismi virtuosi.