Filtro a densità neutra: differenze tra le versioni

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Un '''filtro a densità neutra''' o '''filtro ND''' (dall'inglese Neutral Density), in [[fotografia]] e, più in generale, in [[ottica]], è un [[filtro (fotografia)|filtro]] che riduce l'intensità della luce in maniera uniforme su tutte le lunghezze d'onda.
 
[[File:Neutral density filter demonstration.jpg|thumb|FiltroEsempio di filtro a densità neutra a vite Hoya.]]
 
== Descrizione ==
In [[fotografia]], un ''filtro a densità neutra'' è utilizzato per diminuire l'intensità della luce che giunge all'interno dell'[[obiettivo fotografico]] al fine di alterare i rapporti di combinazioni di [[diaframma_(ottica)|apertura del diaframma]] e [[tempo di esposizione|tempi di esposizione]] necessari ad ottenere una corretta esposizione. Questa alterazione è ricercata per ottenere una maggiore libertà creativa nell'interpretazione del soggetto perché fornisce la possibilità di utilizzare diaframmi più aperti o tempi più lunghi di quanto altrimenti consentito. Per raggiungere questo scopo, un ''filtro a densità neutra'' è costituito da materiale trasparente più o meno oscurato a seconda della quantità di filtraggio che fornisce. I materiali utilizzati per la costruzionoecostruzione devono filtrare in maniera uniforme tutte le componenti della luce altrimenti la fotografia finale sarà alterata da "dominanti"un di colorecolorito non presentipresente nella realtà e che in gergo prende il nome di "dominante".
 
== Tipologie ==
Esistono due tipologie di ''filtri a densità neutra'':
*''Filtri a vite'': sono rotondi e sono incastonati all'interno di una ghiera [[filettatura|filettata]] per poterli avvitare sopra all'obiettivo.
**''Vantaggi'': sonopiccoli piùe piccolifacili da trasportare, e sono più resistenti in quanto sono incastonati nell'anima metallica erobusti offronocon piùottima resistenza alla [[torsione]] e alla [[flessione]].
**''Svantaggi'': sonoè legatinecessario allaun dimensionefiltro dellaper ghiera metallica filettata e vengono infatti venduti perogni diametro. Un filtro di un certo diametro deve essere montato su un obiettivo con lente frontale con lo stesso diametro a meno di non utilizzare particolari [[anelli adattatori]].
*''Filtri a lastra'': sono rettangolari o quadrati e sono da tenere davanti all'obiettivo manualmente o con dei sistemi appositamente studiati e chiamati appunti [[porta-filtri]].
**''Vantaggi'': possono essere adattatiadattabili ad ogni obiettivo inindipendentemente quanto hanno una dimensione maggiore deldal diametro, degliveloci obiettivi più grandi,perchè non devono essere avvitati e possono quindi essere utilizzati in maniera più velocesvitati.
**''Svantaggi'': sono mediamente più costosi dei ''filtri a vite'' in quanto le loro dimensioni sono sensibilmente maggiori con conseguenti costi di produzione più alti.
 
 
I ''filtri a vite'' a loro volta si suddividono in:
*''Filtri a densità costante'': sono la tipologia più diffusa, hanno una densità fissanon variabile e quindi un effetto con intensità fissa.
**''Vantaggi'': resapotenziale finaleottima qualitativamenteresa migliorefinale, spessore piccolobasso con bassoscarso rischio di vignettatura.
**''Svantaggi'': necessità di un filtro per ogni intensità.
*''Filtri a densità variabile'': sono meno diffusi, permettono di ottenere un effetto di filtraggio con intensità variabile sfruttando l'effetto di due lenti [[polarizzatore|polarizzate linearmente]] e sovrapposte che ruotano una rispetto all'altra e che variano la quantità di luce che giunge all'obiettivo.
**''Vantaggi'': praticità perchéin siquanto possonosi averehanno più sfumature di intensità in un solo filtro, costi relativamente bassi.
**''Svantaggi'': spessore medio-alto con moderato rischio di [[vignettatura]], qualità finale inferiore ai filtri a densità costante.
 
== Classificazione ==
Un ''filtro a densità neutra'' è caratterizzato principalmente dalla sua intensità che, in gergo è detta ''densità ottica'', e, dal punto di vista matematico è, definita come:
 
<math>D = - \log_{10} \frac{I}{I_0} = - \log_{10}T</math>
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I ''filtri a densità neutra'' più comunemente commerciati sono gli ''ND2'', ''ND4'', ''ND8'', ''ND16'', ''ND32'', ''ND64'', ''ND128'' e gli ''ND1024''. Gli ''ND1024'' vengono spesso commerciati con il nome ''ND1000''.
 
== Esempio di utilizzo ==
Per meglio capire l'utilizzo di un ''filtro a densità neutra'' procediamo con un esempio e consideriamo il fatto di fotografare una scena il cui [[valore di esposizione]], a 100 [[velocità della pellicola|ISO]], è pari a 10 EV.
Secondo le regole di corretta esposizione, se volessimo effettuare uno buono scatto corretto, dovremmo utilizzare delle coppie di valori aperture-tempi, tra quelle mostrate nella seguente tabella:
[[File:1000x_ND-Filter.jpg|thumb|Esempio di fotografia con e senza filtro a densità neutra ND10. Notare la differenza sulle nuvole e sul pelo dell'acqua.]]
:{| class="wikitable"
! Tempo [s]
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Se volessimo utilizzare delle altre coppie di valori dovremmo intervenire o aumentando gli ISO o utilizzando un ''filtro a densità neutra''. Mentre l'aumento dei valori ISO ci permetterebbe di velocizzare i tempi di scatto (a parità di diaframma utilizzato) o di chiudere i diaframmi (a parità di tempi di scatto), al contrario, un ''filtro a densità neutra'' ci permetterebbe di rallentare i tempi di scatto (a parità di diaframma utilizzato) o di aprire i diaframmi (a parità di tempi di scatto).
Possiamo in sintesi dire che: l'aumento degli ISO tende a tempi veloci che congelano gli istanti fotografici o a diaframmi che aumentano la [[profondità di campo]] mentre, l'utilizzo dei filtri a densità neutra tende a tempi lenti che creano effetti di mosso o a diaframmi che diminuiscono la [[profondità di campo]].
 
Considerando come riferimento un soggetto da 10 EV e impostazioni di scatto iniziali pari ad 1/4 di secondo e f/16 si può dire che:
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== Effetti ==
[[File:Strickland_Falls_Shadows_Lifted.jpg|thumb|Cascata ripresacon effetto setoso. Ripresa con esposizione lunga diurna grazie a filtro NDa densità neutra.]]
Un ''filtro a densità neutra'' può essere utilizzato per:
*Aumentare i tempi di scatto ed ottenere effetti di mosso creativo o di dinamismo (es. sagome di persone, nuvole sfumate, scie mezzi trasporto) pur tenendo fisse esposizione ed aperture.
*Diminuire la luce in un soggetto e farlo risultare più scuro (quindi non esporlo correttamente).
*A parità di esposizione e diaframmi, aumentareAumentare i tempi di scatto edper ottenere effetti di"setosi" mossoper creativol'acqua oin di dinamismomovimento (es. sagomecascate, difiumi, personemari, nuvoleecc.) pur tenendo fisse sfumate)esposizione ed aperture.
*Aumentare i tempi di scatto per non permettere a soggetti in movimento di rimanere impressionati nella fotografia (es. non far risultare i passanti in una piazza) pur tenendo fisse esposizione ed aperture (sono necessari dei tempi di esposizione molto lunghi e dei soggetti che non restano fermi neppure per pochi secondi altrimenti resteranno visibili le loro sagome come se fossero dei fantasmi).
*A parità di esposizione e diaframmi, aumentare i tempi di scatto per ottenere effetti "setosi" sui corsi di acqua. (es. cascate, fiumi, mare ecc.)
*A parità di esposizione e diaframmi, aumentareAumentare i tempi di scatto a parecchi minuti per creare delle scie luminose con il movimento apparente delle stelle della volta celeste pur tenendo fisse esposizione ed aperture (spesso per questa tipologia di fotografia si uniscono molti scatti lunghi in programmi appositi).
*A parità di esposizione e diaframmi, aumentare i tempi di scatto per non permettere a soggetti in movimento di rimanere impressionati nella fotografia (es. rimuovere soggetti in movimento).
*Aprire i diaframmi per diminuire la [[profondità di campo]] pur tenendo fisse esposizione e tempi di scatto.
*A parità di esposizione e diaframmi, aumentare i tempi di scatto a parecchi minuti per creare delle scie luminose con il movimento apparente delle stelle della volta celeste.
*Diminuire sensibilmente la luminosità di un soggetto per poterlo osservare direttamente dal mirino della fotocamera.
*A parità di esposizione e tempi di scatto, aprire i diaframmi per diminuire la [[profondità di campo]].
*Per le macchine a pellicola che hanno degli ISO preimpostati, i ''filtri a densità neutra'' possono essere utilizzati per non cambiare le impostazioni della macchina e la pellicola quando ci si sposta continuamente da ambienti con luminosità differenti quali luoghi al chiuso e all'aperto: al chiuso si toglie il filtro, all'aperto lo si rimonta.
 
== Problematiche ==
===Produzione===
La creazione di un ''filtro a densità neutra'' è tecnicamente molto difficoltosa e pertanto il suo comportamento ideale di ''filtro costante'' è solo approssimato. Ogni ''filtro a densità neutra'' introduce nella luce che lo attraversa una "personalizzazione" non uniforme e questo, per chi lo utilizza, si traduce in un'alterazione della resa finale. A seconda dello scopo per cui è stato progettato e a seconda del suo costo, si avranno comportamenti più o meno precisi sulle diverse [[lunghezza d'onda|frequenze]] dello spettro luminoso. I ''filtri a densità neutra'' progettati per la fotografia, ad esempio, sono specializzati per lavorare sulle frequenze luminose che appartengono allo spettro visibile (perché la fotografia è un prodotto della luce visibile) e in questo modo il prodotto finale è influenzato da meno "dominanti" di colore possibili. Il fenomeno delle dominanti è comunque più presente per ''filtri a densità neutra'' piùmolto intensi o per pose molto lunghe. Generalmente, a ''filtri a densità neutra'' più costosi corrispondono dominanti di colore minori che degradano fino ad apparire praticamente nulle.
===Utilizzo===
*L'utilizzo di ''filtri a densità neutra'' particolarmente intensi, mettefintanto che restano montati, possono mettere in seria difficoltà il funzionamento dell'[[esposimetro]] e della [[Fuoco_(ottica)|messa a fuoco]] automatica della macchina fotografica che, fintanto che il filtro è montato sull'obiettivo, potrebbero anche smettere di funzionare correttamente. Il fenomenoL'inconveniente è causato dalla limitata luce che giunge ai sensori della macchina eche quindisi èrivela direttamenteinsufficiente correlatoad siaattuare all'intensitàgli delalgoritmi ''filtrodi messa a densitàfuoco neutra''automatica utilizzatoe sia alle condizioni luminose della scenadi davalutazione riprendereluminosità. In generale, in condizioni di comune luce diurna, una simile situazione si verifica con l'utilizzo di filtri con densità superiore a quella degli ''ND 128''. Per ovviare al problema, prima di montare il filtro, si può:
Per ovviare al problema si può:
#FocheggiarePrima di montare il filtro, focheggiare in ''automatico'' sul soggetto e poi, una volta trovato il giusto punto di fuoco, impostare il blocco della messa a fuoco o l'impostazione di messa a fuoco ''manuale''.
#Prima di montare il filtro, rilevare in una delle modalità automatiche (priorità diaframmi o priorità tempi) una coppia ''esposizione-tempo di scatto'' comoda. Dopo aver trovato le impostazioni comode si può impostare la macchina fotografica in modalità ''manuale''. settare i valori di diaframmi e tempi precedentemente trovati, rimontare il filtro e poi compensarli a seconda dei valori del filtro (aumentare tempi o aprire diaframmi.).
 
== Varie ==
*Sovrapponendo due filtri a densità neutra se ne ottiene un terzo più intenso. Per ottenere in maniera rapida l'intensità del nuovo filtro è sufficiente sommare i valori di f-stop dei filtri sovrapposti e poi, eventualmente, ricavare tabellarmente le altre unità di misura.
*Per le macchine a pellicola che hanno degli ISO preimpostati, i ''filtri a densità neutra'' possono essere utilizzati per non cambiare le impostazioni della macchina e la pellicola quando ci si sposta continuamente da ambienti con luminosità differenti quali luoghi al chiuso e all'aperto.
*L'utilizzo di ''filtri a densità neutra'' particolarmente intensi mette in difficoltà il funzionamento dell'[[esposimetro]] e della [[Fuoco_(ottica)|messa a fuoco]] automatica della macchina fotografica che, fintanto che il filtro è montato sull'obiettivo, potrebbero anche smettere di funzionare correttamente. Il fenomeno è causato dalla limitata luce che giunge ai sensori della macchina e quindi è direttamente correlato sia all'intensità del ''filtro a densità neutra'' utilizzato sia alle condizioni luminose della scena da riprendere. In generale, in condizioni di comune luce diurna, una simile situazione si verifica con l'utilizzo di filtri con densità superiore a quella degli ''ND 128''. Per ovviare al problema, prima di montare il filtro, si può:
#Focheggiare in ''automatico'' sul soggetto e poi impostare il blocco della messa a fuoco o l'impostazione di messa a fuoco ''manuale''.
#Rilevare in ''automatico'' una coppia ''esposizione-tempo di scatto'' comoda. Impostare la macchina fotografica in modalità ''manuale'' e compensare i valori precedentemente trovati a seconda della variazione introdotta col filtro.
 
==Voci correlate==