Andre Agassi: differenze tra le versioni

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La traiettoria della palla sparata rendeva pressocchè impossibile rispondere in maniera convenzionale quindi Andre era costretto a colpire le palle di anticipo senza aspettare il loro rimbalzo che sarebbe avvenuto dietro di lui.<br>
"Ogni palla che mando al di là della rete va ad aggiungersi alle migliaia che già coprono il campo. Non centinaia. Migliaia. Ruzzolano verso di me in un'onda perenne. Non ho lo spazio per girarmi, per fare un passo, per ruotare. Non mi posso muovere senza calpestare una palla eppure devo stare attento a non farlo, mio padre non lo sopporterebbe.<br>
Se calpestassi una palla da tennis, mio padre ululerebbe come se gli avessi schiacciato le sue. Ogni terza palla sparata dal drago ne colpisce un'altra già a terra provocando un anomalo rimbalzo laterale. Io aggiusto il colpo all'ultimo secondo, intercetto la palla d'anticipo e la mando abilmente al di là della rete. So che non è un normale riflesso. So che ci sono pochi bambini al mondo che vedrebbero quella palla, per non parlare poi di colpirla. Ma non vado fiero dei miei riflessi, nè mi vengono riconosciuti. E' il mio dovere. Ogni colpo riuscito è dato per scontato, ogni colpo mancato scatena una crisi".<br>
Ma non vado fiero dei miei riflessi, nè mi vengono riconosciuti. E' il mio dovere. Ogni colpo riuscito è dato per scontato, ogni colpo mancato scatena una crisi".<br>
Le migliaia di palle lanciate si accumulavano per terra sia dalla parte del drago che da quella di Andre e quando questi non poteva muoversi più perchè intorno a sè c'era un tappeto di palle allora il padre metteva in moto il soffiatore modificato che radunava le palle che venivano raccolte con una pala da neve e messe nei bidoni per ricaricare il drago.<br>
Quando Andrè era stremato dopo ore di allenamento contro il drago perchè gli duoleva la spalla, prendeva volutamente la palla col telaio della racchetta e la mandava fuori dal recinto in modo che il padre sarebbe andato a prenderla e lui si sarebbe potuto riposare per quattro o cinque minuti.