Arte accademica: differenze tra le versioni

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L'origine dell'appellativo francese ''pompier'' – in italiano, ''pompiere'' – è incerta: potrebbe derivare dagli elmi delle figure di dèi ed eroi classici, simili a caschi di pompieri, o indicare gli stessi pompieri presenti, con compiti di sicurezza, durante le mostre aperte nei ''Salons'' ufficiali, oppure ancora riferirsi ai pittori del circolo di [[Charles Gleyre]], fautori dell'imitazione della pittura ''pompeiana'', o infine, indirizzarsi a molte rappresentazioni pittoriche ''pompose'' e retoriche.
La corrente artistica del [[Neoclassicismo]], sorta nel [[XVIII secolo]] e prolungatasi a parte della prima metà dell'Ottocento, aveva nel rigore razionale del suo stile il primo requisito per prestarsi all'insegnamento nelle scuole e suggeriva, nel suo stesso contenuto, la strada dell'imitazione, non già della natura visibile e della reale vita della società, ma dei prodotti artistici e della storia e dei miti di quel lontano passato, greco e romano, che essa indicava come modello di armonia e di bellezza ideale. In Francia, l'esempio suggestivo dell'arte di [[Jacques-Louis David|David]] – per altro personalmente contrario a qualunque Accademia – e poi di quello dell'allievo [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]], veicolerà consensi e produrrà imitatori.
 
L'Accademia reale di pittura e scultura era stata creata in Francia nel [[1648]], con lo scopo di garantire agli artisti un attestato di qualità, dotandoli di uno stile improntato alla semplicità e insieme alla grandiosità, all'armonia e alla purezza. A questo scopo si affermava la necessità di osservare i principi seguenti:
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=== I temi dell'''Art pompier'' ===
[[File:Ingres, The source.jpg|thumb|right|140px|<center>[[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]]</center><center>''La sorgente''</center>]]
==== Il nudo ====
{{quote|Ciò che l'amore fu per narratori e poeti, il Nudo lo fu per gli artisti della forma|Paul Valéry, ''Scritti sull'arte'', p. 35}}
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[[File:1863 Alexandre Cabanel - The Birth of Venus.jpg|thumb|left|280px|<center>[[Alexandre Cabanel]]</center><center>''La nascita di Venere''</center>]]
Se i pittori formati nelle ''Écoles'' potevano trarre dal passato una gran quantità di modelli di riferimento per le loro Veneri, i più visitati erano i recenti modelli di [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]], la ''Venere Anadiomene'' e l'omologa ''Sorgente''. Nel ''Salon'' ufficiale del [[1863]], quello stesso anno che vide la nascita del ''[[Salon des Refusés]]'', vennero esposte tre nudi di successo: la ''Venere'' di [[Eugène-Emmanuel Amaury-Duval|Amaury-Duval]], ''La nascita di Venere'' di [[Alexandre Cabanel]] e ''L’onda e la perla'' di [[Paul Baudry]], queste ultime due, non a caso a sancirne l’approvazione, acquistate rispettivamente da Napoleone III e dall'[[Eugenia de Montijo|imperatrice Eugenia]].
Infatti Cabanel conosceva bene il gusto del pubblico e delle istanze ufficiali, e mescolando i riferimenti ad Ingres, al [[Raffaello]] della ''Galatea'' e alla pittura settecentesca, con il pretesto del tema mitologico, che mette a riparo il dipinto dalle accuse di immoralità, trasformò la figura della dea in un invito erotico, come conferma la malizia dello sguardo opportunamente velato nell’ombra.