Gruppo Origine: differenze tra le versioni

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Origine continuò a operare come galleria a Roma in via Aurora, e nel 1952 si sarebbe costituita in Fondazione, dotandosi della rivista “Arti Visive”, e conducendo fino al 1958 una ricca attività, anche con l’apporto critico del poeta [[Emilio Villa]]. Mario Ballocco aveva depositato il nome “Origine”, e contestò duramente, non ultimo in sede legale, l’iniziativa di Ettore Colla, che, a suo modo di vedere, avrebbe utilizzato abusivamente il termine per chiamare la suddetta Fondazione. A nulla valse tutto ciò, se non ad approfondire un solco profondo.
 
== Fine della rivista "AZ" ==
Per Ballocco, che troncò ogni contatto con Capogrossi e Colla (mentre con Burri, che si era subito defilato dalla vicenda, rimase una franca simpatia, che negli anni ottanta si riannoderà in un cordiale rapporto), la fine del Gruppo Origine fu un duro colpo, aggravato dalla convinzione di essersi visti sottrarre proditoriamente, dalla Fondazione creata da Colla, l’idea, il nome, l’ispirazione e il programma da lui elaborati. “AZ” chiuderà i battenti (dopo il numero 11 dell’aprile 1951 ne seguirà soltanto uno ancora, nell’aprile-maggio 1952), e la ricerca di Ballocco, come pittore, teorico e organizzatore culturale, proseguirà su nuove vie<ref>Paolo Bolpagni (a cura di), ''Mario Ballocco'', Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2009</ref>.