Gruppo Origine: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 7:
== La mostra del Gruppo Origine ==
Sul numero successivo di “AZ”, del dicembre 1950 - gennaio 1951, l’editoriale di Ballocco in prima pagina è significativamente intitolato ''Punto e a capo''. Sempre in prima pagina sono riprodotte un’opera di Capogrossi, una di Ballocco, una di Colla, una di Burri, accompagnate da un breve corsivo informativo: “La prima mostra del Gruppo Origine avrà luogo a [[Roma]] presso la Galleria privata del gruppo, via Aurora 41. L’inaugurazione sarà il 15 gennaio 1951”.
Arriva dunque il fatidico 15 gennaio 1951, data d’inaugurazione dell’unica mostra del Gruppo Origine. La sede prescelta è molto “casalinga”: la “Galleria privata” di cui si scriveva su “AZ” consiste infatti nelle stanze seminterrate facenti parte dell’abitazione di Ettore Colla. Nel piccolo catalogo di dodici pagine, di cui tre stampate a colori, i quattro autori riprodussero ciascuno tre opere del 1950, rappresentative della loro più recente evoluzione artistica. Nelle didascalie non erano riportati i titoli, bensì i materiali di realizzazione (pittura a olio per Ballocco, catrame per Burri, olio e tempera per Capogrossi, smalto per Colla). <br />
Ballocco si trovava allora nella fase delle ''Monadi'', dei ''Reticoli'' e delle ''Grate'', opere caratterizzate da una sorta di personale astrattismo “primordiale”, di “asimmetria istintiva” posta “sotto il dominio dell’esigenza espressiva e comunicativa”, “indipendentemente da preoccupazioni di contenuto o forma”. <br />
Burri, che si era trasferito a Roma nel 1946, aveva esposto i primi ''Catrami'' nel 1948; venne poi la volta delle ''Muffe'' e dei ''Sacchi'', che qualificarono di forte originalità il suo contributo di ricerca libera sulla materia, al di là di ogni riferimento iconico, nell’ambito della Roma vivace e magmatica di quegli anni. <br />
Capogrossi era venuto elaborando il famoso “segno”, elemento di un immaginario alfabeto archetipico: le opere di questo nuovo corso non-figurativo erano state presentate per la prima volta nel gennaio 1950 alla Galleria del Secolo a Roma (con un significativo testo d’accompagnamento di Corrado Cagli), e nel mese di febbraio al Milione di Milano. <br />
Ettore Colla, anch’egli residente a Roma, benché nato a Parma nel 1896 e poi formatosi a Parigi, aveva iniziato nel 1947 a orientarsi verso un personale astrattismo. Le celebri sculture realizzate con ferraglie e materiali industriali di risulta arriveranno di lì a poco, ma attorno al 1949-1950 si situano pitture a smalto su tela improntate a un linguaggio geometrico essenziale e rigoroso, quasi concretista.<br />
La mostra del Gruppo Origine andò male, e scivolò via nel silenzio generale; già nel periodo di preparazione erano cominciate divisioni e divergenze, soprattutto tra Capogrossi e Colla. La sera dell’inaugurazione emersero ulteriori problemi: la stampa non era stata invitata, e i quattro artisti non cenarono nemmeno tutti insieme: Burri si limitò a fare una fugace apparizione, Colla se ne andò per conto proprio, e rimasero insieme i soli Ballocco e Capogrossi, il quale peraltro fu a lungo trattenuto al telefono da Cagli, che pretendeva una spiegazione della sua esclusione dal gruppo.