Scotti-Isotta-Fraschini 20/70: differenze tra le versioni

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{{Infobox arma
|Arma = Artiglieria
|Nome = Scotti-Isotta Fraschini 20/70 Mod. 1941
|Altra denominazione = <small>Scotti-IF 20/70<br>Scotti-OM 20/70</small>
|Immagine = [[File:Bundesarchiv Bild 101I-468-1414-34, Süditalien, italienische Soldaten an Flak.jpg|300px]]
|Didascalia = Cannone Mitragliera ''Scotti-Isotta Fraschini Mod.20/70'' 1941a puntamento libero in installazione fissa in azione in Sicilia
|Tipo = [[cannone]] [[armi contraerei|contraerea]] e [[Artiglieria controcarri|controcarro]]
|Nazione = {{ITA 1861-1946}}
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|Costo unitario =
|Varianti =
|Peso = 227,5 [[kg]]
|Lunghezza = 2275 [[millimetro|mm]]
|Lunghezza canna = 1540 mm
|Rigatura = 8 [[rigatura|righe]] destrorse
|Parte lunghezza =
|Lunghezza parte =
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|Specifiche =
|Calibro = 20 mm
|Munizioni = [[20 × 138 mm B]]
|Tipo di munizioni = [[20 × 138 mm B]]
|Peso proiettile = 136 g (munizione completa, 330 g)
|Numero canne = 1-2
|Azionamento =
|Cadenza di tiro = 250 colpi/min
|Velocità alla volata = 840 [[m/s]]
|Tiro utile =
|Gittata massima = 5500 m
|Alimentazione = a [[Caricatore#Lastrine|lastrina]] (varianti, a tamburo e a nastro)
|Organi di mira =
|Elevazione = da -10° a /+85°
|Velocità elevazione =
|Angolo di tiro = 360°
|Velocità di rotazione =
|Raffreddamento = ad aria
|Corsa di rinculo =
|Peso della carica =
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|Ref = ''Le armi della fanteria italiana nella seconda guerra mondiale'', Nicola Pignato.
}}
La '''Scotti-Isotta Fraschini 20/70'''<ref>Secondo la nomenclatura italiana dell'epoca, la prima cifra indicava il calibro espresso in [[millimetro|millimetri]], mentre la seconda cifra dopo la barra indicava la lunghezza della canna espressa in calibri.</ref><ref>La ''Scotti-IF 20/70'' nella bibiografia soprattutto anglosassone è spesso denominata Scotti-IF '''20/77'''. Nella nomenclatura italiana infatti veniva considerata la lunghezza solo della parte rigata della canna, escludendo quindi la camera di scoppio. In quelle [[anglosassone]] e germanica invece veniva considerata la canna completa. Quindi nel nome italiano la lunghezza risultava spesso inferiore di 3-5 calibri (7 in questo caso specifico). </ref> era un [[cannone]] [[mitragliera]] [[italia]]no. Era un'arma multiruolo, che poteva essere utilizzato sia come in funzione [[contraerea]] che [[controcarro]], disponibile sia in affusti terrestri che [[cannone navale|navali]].
La '''Scotti-Isotta Fraschini 20/70 Mod. 1941''' è un [[cannone]] [[mitragliera]] di origine [[italia]]na, che poteva essere utilizzato sia come arma [[contraerea]] che [[controcarro]].
 
== Sviluppo ed impiego ==
[[Image:Scotti-Isotta Fraschini 20-70.jpg|200px|left|thumb|Installazione navale singola ''Mod. 39''.]]
 
Lo sviluppo dell’arma comincia nel [[1928]], per opera del progettista [[Alfredo Scotti]], che la ideò inizialmente per l’impiego come cannone aeronautico: infatti nella [[prima guerra mondiale]], diversi cannoni, da 20, 37 e persino 47&nbsp;mm, erano stati installati sui [[bombardiere|bombardieri]], per il bombardamento terrestre e antinave. L’arma impiegava il sistema di funzionamento automatico a rinculo, con [[canna (armi)|canna]] fissa e blocco geometrico dell’[[otturatore (armi)|otturatore]] rimosso per azione del gas, ideato dallo stesso Alfredo Scotti, e caratteristico di tutte le armi automatiche e semiautomatiche di sua creazione<ref name=Chinn>{{cita|Chinn|p. 545-547}}.</ref>.
 
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Anche in questa veste, il cannone ricevette una nuova valutazione negativa dalle autorità italiane che, nella gara indetta nel 1935 per la fornitura di una mitragliera da 20 mm, le preferirono la [[Breda 20/65 Mod. 1935]].
 
Lo sviluppo, in Italia, continuò per opera della [[Isotta Fraschini]], che aveva acquistato i progetti dell'arma nel 1938. La versione '''Mod. 1939''' installata su affusto a candeliere fu impiegata dalla [[Regia Aeronautica]] per la difesa delle installazioni e dalla [[Regia Marina]] imbarcatasulla edmaggior inparte installazione fissa,delle anchesue binatanavi. L'[[esercito olandese]], pressato da esigenze belliche, nel dicembre del 1939 ordinò all'Isotta Fraschini 100 esemplari del cannone, completi di cinquemila munizioni per arma, su affusto campale, con riserva per ordinarne altri 100 esemplari (che verranno poi ordinati nel marzo del 1940). Di questi, 46 esemplari, rinominati dagli olandesi '''2 tl no.2''', vennero consegnati tra il gennaio ed il maggio 1940, con gli ultimi 11 esemplari che risultano fortunosamente consegnati il 14 maggio, ad [[Invasione tedesca dei Paesi Bassi|invasione tedesca]] già in corso.
 
Anche se meno prestante, l'arma era di più facile realizzazione e manutenzione rispetto alla Breda; per questo, a guerra iniziata, la creazione di Scotti destò nuovo interesse presso i comandi militari e venne ordinata in alcune centinaia di unità: questa versione su affusto ruotato, detta '''Mod. 1941''', fu prodotta in circa 300 esemplari dalla [[Isotta Fraschini]] eed anche dalla [[Officine Meccaniche (azienda)|Officine Meccaniche]]. inLe circaarmi 300prodotte esemplarida equest'ultima, dopodel tutto identiche, sono spesso denominate '''Scotti-OM 20/70 Mod. 1941'''. Dopo l’armistizio, fu utilizzata dalla [[Wehrmacht]] come ''' 2-cm Scotti (i)'''<ref>{{cita|Bishop|p. 163}}.</ref> contro i [[Resistenza jugoslava|partigiani jugoslavi]]. Esemplari di preda bellica furono utilizzati anche dall'[[esercito britannico]]. Rimase poi in servizio con l'[[Esercito Italiano]] e la [[Marina Militare]] nel dopoguerra.
 
Lo sviluppo presso l’[[Isotta Fraschini]] non si fermò al ''Mod. 41''. Esemplari dell’arma vennero alimentati a nastro metallico a maglie disgreganti, ed operarono soddisfacentemente fino a cadenze di tiro di 600 colpi al minuto<ref name=Chinn />. Queste prestazioni, date le mutate esigenze operative, e mutate caratteristiche tecniche dei velivoli, l’avrebbero di nuovo resa interessante per il suo originario uso aeronautico, ma le difficoltà di montaggio sugli aerei esistenti, e l’armistizio, al contrario di quanto avvenuto per la “parente” [[Hispano-Suiza HS.404|HS.404]], prevennero ogni uso operativo in tal senso.
 
== Descrizione ==
[[File:Scotti 20mm.jpg|thumb|300px|left|''Mod. 41'' su affusto ruotato]]
 
La [[Canna (armi)|canna]] è ad 8 [[rigatura|righe destrorse]]. Il funzionamento è a [[presa di gas]], con canna fissa ed [[otturatore (armi)|otturatore]] scorrevole brevettato da Scotti. L'alimentazione avviene lateralmente tramite [[caricatore#Piastrine|piastrine]] da 12 colpi comuni alla Breda, anche se inizialmente era disponibile anche un [[caricatore]] a tamburo da 41 colpi; il [[bossolo]] vuoto viene riposizionato dall'estrattore nella piastrina. Il sistema di puntamento era manuale ad [[alzo]] a cannocchiale o con mira a riflessione. Il cannoniere sedeva su di un seggiolino ed era assistito da due serventi.
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Nel ''Mod. 41'', in configurazione di traino, le gambe laterali del treppiede si ripiegavano e l'arma si muoveva su due ruote (con possibilità di fare fuoco anche in questa configurazione con un brandeggio limitato). In batteria, con il treppiede aperto e regolato, l'arma brandeggiava su 360°.
 
Il ''Mod.39'' era installato, sia singolarmente che binato o quadrinato, su un affusto a candeliere in [[ghisa]] per la difesa di installazioni o l'uso imbarcato<ref>{{cita|Pignato|p. 48}}.</ref>. I modelli navali binati avevano puntamento tramite manovellismi e sedile per un puntatore. I modelli singoli erano prodotti anche in versione a puntamento libero.
 
L'arma fu anche installata in torretta quadrinata nei due prototipi del [[carro armato]] [[M15/42|M15/42 ''Contraereo'']].