Kirill Afanas'evič Mereckov: differenze tra le versioni
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Il [[30 settembre]] [[1939]] l'Unione Sovietica dichiarò guerra alla [[Finlandia]], dando inizio alla [[Guerra d'inverno]]. Mereckov partecipò alle operazioni nella veste di comandante del distretto militare di Leningrado; i suoi tentativi di vincere la resistenza dei finlandesi. Nonostante una soverchiante superiorità numerica, le forze sovietiche erano poco coordinate e male equipaggiate per una guerra invernale. Alla metà di dicembre l'offensiva si era arrestata a causa delle numerose sconfitte e delle pesanti perdite subite. La colpa dell'insuccesso non è però da ricercare nell'operato di Mereckov: mentre sotto il profilo strategico il piano d'attacco era adeguato, sotto il profilo tattico e di comando divisionale la mancanza di esperienza (principalmente dovuta ai vuoti lasciati dalle [[purghe staliniane]]) si fece sentire. Inoltre i piani di Mereckov furono vanificati dagli ordini del suo superiore, il [[Consiglio dei commissari del popolo|commissario del popolo]] per la difesa [[Klyment Efremovyč Vorošylov]] che era il comandante responsabile della condotta di guerra.
Nonostante ciò Stalin rimosse dal comando Mereckov affidandogli la settima armata che era comunque
Dopo la guerra ebbe il comando di vari Distretti Militari fino al [[1955]], compreso quello di Mosca, che guidò tra il [[1947]] e il [[1949]], anno in cui divenne Assistente Ministro della Difesa, posizione che mantenne fino al [[1964]]. In quest'anno venne promosso Ispettore-Generale del Ministero della Difesa, carica in massima parte onorifica. Morì il 30 dicembre 1968 e le sue ceneri sono seppellite nel cimitero del [[Cremlino]].
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