Madonna di Santa Margherita: differenze tra le versioni

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Opera fondamentale del periodo bolognese dell'artista (1527-1530), venne dipinta per le monache del [[chiesa di Santa Margherita (Bologna)|convento di Santa Margherita]]. Tenuto in alta considerazione dal Lamo (1560) e dallo Zanti (1583), che lo giudicò "cosa fra le rare stimata rarissima", fu ricordato nel [[1686]] dal Malvasia come commissionato dalla famiglia Giusti, una svista dovuta al fatto che la cappella in cui si trovava, dal [[27 agosto]] [[1529]], era di proprietà di quella famiglia. In realtà le monache, dopo averla fatta dipingere, l'avevano permutata ([[8 aprile]] [[1530]]), assieme una somma di denaro di centocinquantamila lire, per l'acquisto di una casa confinante al loro convento di Giovanni Maria Giusti, in modo che il nobiluomo potesse decorarci la sua cappella appena finita di costruire nella chiesa del convento.
 
SacramucciaScaramuccia, nel [[1674]], scrisse come l'opera fosse tra le preferite di [[Guido Reni]], e padre [[Ireneo Affò]] la definì "bellissima sopra tutti" (1784).
 
==Descrizione e stile==