Teatro Eleonora Duse (Genova): differenze tra le versioni

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Il '''Teatro Duse''' di [[Genova]] è - assieme al [[Teatro della Corte]] di più recente costruzione - la più antica struttura ''stabile'' del ''Teatro di Genova'', un tempo ''Stabile di Genova'', ente pubblico per gli spettacoli di [[teatro di prosa]] fondato nel [[1951]] ma operativo dal [[1955]] sotto la direzione di [[Ivo Chiesa]] (che ne è rimasto al timone fino al [[2000]]).
 
Situato nella centrale Via Bacigalupo, poco distante da Piazza Corvetto e a poche decine di metri da un altro teatro ''storico'', la sala ''Politeama Genovese'' (anch'esso parte fino agli [[anni 1980|anni ottanta]] del Teatro Stabile, cioè fino alla edificazione del ''Teatro della Corte'', e poi gestito da una società privata), il Teatro Duse - intitolato alla celebre attrice [[Eleonora Duse]] - ha cinquecento posti, una dimensione adatta a spettacoli autoprodotti quanto a produzioni ospite che necessitano per l'allestimento di una struttura di dimensioni contenute.
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== Storia del teatro ==
La storia del Teatro Duse risale al periodo fra gli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]], quando il capoluogo ligure era alla spasmodica ricerca di nuovi spazi per dare vita ad una ripresa artistico-culturale dopo le rovine della guerra; tale ricerca di spazi vedeva in lotta serrata numerose compagnie concorrenti allora operanti sul territorio.
 
La struttura prende il nome da una sala quasi omonima attiva nell'immediato [[seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]] a Piazza Tommaseo: il ''Piccolo Teatro Eleonora Duse'', già sede della compagnia filodrammatica ''Dicea''.
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Grazie all'apporto di attori professionisti poterono essere rappresentati nella nuova Sala Postelegrafonici di Piazza De Ferrari autori e testi di importanza quali [[La Mandragola]] di [[Niccolò Machiavelli]], ''Le notti dell'ira'' di [[Armand Salacrou]] e ''La questione russa'' di [[Kostantin Simonov]]. L'esperienza ''"stabile"'' ebbe peraltro vita breve e il gruppo, privo di sede, decise di rientrare nell'alveo del ''Piccolo Teatro Duse'' guidato dall'impresario Aldo Trabucco.
 
Una possibilità per mettere d'accordo tutti, agli albori degli anni Cinquanta, sembrò essere la disponibilità della nuova struttura - il Teatro Duse di via Bacigalupo - realizzata proprio nelle adiacenze della sala ''Politeama Genovese'' gravemente danneggiata dai bombardamenti su Genova del [[1941]]-[[1942|42]] e in via di ricostruzione.
 
Ma divergenze di carattere artistico ostacolarono il decollo della nuova realtà. Occorrerà infatti attendere il [[1954]] per avere l'inaugurazione del Teatro Duse, con la rappresentazione dello spettacolo ''L'amo di Fenisa'' di [[Lope de Vega]]. E altri due anni dovranno trascorrere prima che, sotto la direzione di Ivo Chiesa, si possa giungere al battesimo vero e proprio del ''"Teatro Stabile della Città di Genova - Eleonora Duse"''.
 
== Sorta di "Piccolo" ==
Nel corso delle diverse stagioni il Teatro Duse ha visto calcare il proprio palcoscenico dalle maggiori compagnie di prosa italiane e, per lungo tempo, è stato considerato - con le sue attività culturali collaterali fatte di incontri, conferenze, letture e dibattiti - una sorta di "Piccolo", secondo soltanto al teatro [[milano|milanese]] diretto da [[Paolo Grassi]] e [[Giorgio Strehler]].
 
Fra i maggiori registi che hanno lavorato per questo teatro si annoverano i nomi di [[Luigi Squarzina]], [[Alessandro Fersen]], Mario Ferrero ed [[Enrico Maria Salerno]] (spesso presente anche in veste di attore).