Interazione forte: differenze tra le versioni

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L'interazione forte può essere osservata in scala più piccola fra [[quark (particella)|quark]] a formare i [[Protone|protoni]], i [[Neutrone|neutroni]] ed altre particelle, e in scala più grande (dove si parla più propriamente di "forza nucleare forte") fra protoni e neutroni a formare il nucleo dell'[[atomo]]. Nel primo caso i [[Bosone (fisica)|bosoni]] mediatori dell'interazione sono i [[Gluone|gluoni]], nel secondo i [[Pione|pioni]].
 
Come tutte le interazioni fra particelle subnucleari è trattata con la forma di una [[teoria quantistica dei campi]]; l'interazione forte è trattata in particolare dalla [[cromodinamica quantistica]] (QCD).
 
== Etimologia ==
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}}</ref>), di natura diversa da quella elettrica, che cambia continuamente con il trasferimento di gluoni fra quark, i quali possiedono a loro volta una carica di colore. Un'altra caratteristica fondamentale delle interazioni forti riguarda il fatto che i quark non si manifestano mai isolati: infatti, più si cerca di separarli più il campo di forze si oppone fino a crearne di nuovi. Come i colori reali nel loro insieme danno il "non colore" bianco, così gruppi di particelle non manifestano mai un'eccedenza di carica di colore totale.
 
Considerato il nucleo di un [[atomo]] qualsiasi, esso sarà composto da un numero di [[protone|protoni]] pari al [[numero atomico]] e da un numero di [[neutrone|neutroni]] pari al [[numero di massa]] meno il numero di protoni. Essendo i protoni carichi positivamente (carica: + |-e|, con e carica elettrica negativa dell'[[elettrone]]), se sono presenti, in uno stesso nucleo, due o più protoni, questi tenderanno a respingersi per azione della [[forza elettromagnetica]] repulsiva che si instaura tra corpi elettricamente [[Carica elettrica|carichi]] con lo stesso segno. Un nucleo in cui agisse solo la forza elettromagnetica sarebbe destinato ad essere disintegrato da queste forze repulsive. L'azione di allontanamento operata dai neutroni, elettricamente neutri, è comunque limitata.
 
Occorre quindi introdurre un nuovo meccanismo per spiegare l'esistenza di nuclei atomici in cui sono presenti due o più protoni. Il fatto che il nucleo continui ad esistere viene imputato all'azione attrattiva operata da una forza detta "forza nucleare forte", che è il residuo dell'interazione forte che si esercita tra i quark che formano i protoni e neutroni. I gluoni svolgono un'azione "collante" (da cui il loro nome: glue=colla) tra i quark che compongono i [[Nucleone|nucleoni]]; la condivisione di gluoni genera un campo attrattivo che si oppone alle forze elettrodinamiche repulsive tra i nucleoni e tale forza attrattiva avviene attraverso lo scambio di pioni. La forza nucleare forte fu originariamente ipotizzata da [[Ettore Majorana]].
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* [[Forza di gravità]]
* [[Forza elettromagnetica]]
* [[Bosone (fisica)|Bosone]]
 
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