Villa Il Riposo: differenze tra le versioni

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→‎Bibliografia: aggiunte pubblicazioni Natali e Bury
m →‎Descrizione: aggiunta nota con rimando a Natali 1981
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[[File:Villa il riposo, stemma vecchietti-strozzi.JPG|thumb|250px|left|Stemma Vecchietti-Strozzi in una chiave di volta della loggia]]
 
Sulla parete di ingresso si apre un maestoso portale in [[bugnato]], sormontato da una luce quadrangolare, sulla quale poggia un [[timpano (architettura)|timpano]] che sorregge, al centro di un caratteristico motivo a tre raggi, lo stemma dei [[Vecchietti]] con cinque [[ermellino (araldica)|ermellini]]. Il portale è incorniciato da affreschi, che la tradizione attribuiva a [[Bernardino Poccetti]], ma che più recentemente sono stati attribuiti<ref>Natali 1981</ref> a [[Santi di Tito]], pittore del quale è documentato il rapporto con Bernardo Vecchietti. In alto il motto nel cartiglio retto da bellissimi putti alati è nuovamente un gioco di parole sul nome della famiglia e su quello della villa. Nella fascia in basso sono rappresentati quattro vecchi che probabilmente rappresentano illustri antenati, caratterizzati da abbigliamenti e attributi il cui particolare significato non è ancora del tutto compreso; nel secondo personaggio da destra, che regge un libro con lo stemma, si è voluto riconoscere lo stesso Bernardo. Nelle false nicchie ai lati del portale sono raffigurate due statue di ''Ercole'', sormontate da scritte che celebrano il riposo dell'eroe. Le chiavi delle volte recano affreschi con lo stemma bipartito [[Vecchietti]]-[[Strozzi]] (la madre di Bernardo era una Strozzi) e con un'impresa personale, probabilmente di Bernardo stesso, costituito da un ermellino dal motto ''"Candidior Animus"''. L'iscrizione sugli sgabelli in pietra ai lati del portale fa ancora una volta riferimento al nome della villa.
 
La decorazione originale delle parti architettoniche, basata su un motivo a falsi mattoni analogo a quello della [[Fonte della Fata Morgana]] e sul colore grigio della [[pietra serena]], come mostrano l'iconografia antica e i saggi eseguiti in occasione di restauri, è stata sostituita in epoca posteriore da una velatura ocra a imitazione della [[pietra forte]].