Numero ordinale: differenze tra le versioni

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Spesso gli ordinali vengono rappresentati dalla scrittura dei corrispondenti interi positivi secondo la [[numerazione romana]]: I, II, III, IV, ecc.
 
Ad eccezione dei primi 10 [[numero|numeri]], che hanno una denominazione propria, per trasformare un [[numero cardinale]] in numero ordinale basta togliere l'ultima lettera e aggiungere - '''esimo'''; se il nome al quale l'aggettivo numerale si riferisce è femminile si aggiunge - '''esima'''; se plurale maschile - '''esimi'''; se plurale femminile - '''esime'''. La caduta della vocale finale del cardinale non avviene per quei numeri composti con -tré, perché l'ultima vocale è accentata: ventiré + -esimo --> ventitreesimo, quarantatreesimo. Non avviene, inoltre, per i composti con sei: venisei + -esimo --> ventiseiesimo.
 
I numeri ordinali vengono normalmente scritti con il suffisso '''º''' oppure mediante [[Numero romano|numerazione romana]] (ad esempio IV per 4º).