Piastra di Petri: differenze tra le versioni

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[[File:Physcomitrella growing on agar plates.jpg|thumb|Piante di ''[[Physcomitrella patens]]'' cresciute asetticamente in una capsula con agar (9 cm diametro).]]
La piastra di Petri è tuttora il più diffuso contenitore per [[terreno di coltura|terreni di coltura]] solidi e semisolidi. Una piastra, precedentemente [[sterilizzazione (igiene)|sterilizzata]], viene riempita ad esempio da terreno di coltura e [[agar agar]] liquido. Grazie all'agar il terreno, raffreddandosi, solidifica e assume la forma cilindrica del recipiente. Su di esso possono poi essere coltivate colonie cellulari con diverse tecniche. Altri usi delle piastre di Petri non coinvolgono l'agar (per esempio, le colture cellulari). Oltre che essere utili per fare piatti con agar, le piastre di Petri vuote possono essere utilizzate per osservare la germinazione di piante o il comportamento di batteri oppure, nella pratica giornaliera di laboratorio, possono funzionare anche come portacampioni.
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La piastra è provvista di un coperchio che permette il passaggio di aria (necessario, nella maggior parte dei casi, per la crescita batterica), ma impedisce il passaggio di altri [[microorganismo|microorganismi]] che potrebbero contaminare il terreno. Subito dopo l'inserimento del terreno bollente, si può isolare la capsula rivestendo la porzione laterale con della pellicola detta [[parafilm]]. Le capsule con il terreno che sta solidificando vengono poi conservate a basse temperature (solitamente in [[frigorifero]]) e rovesciate: questo fatto è importante perché impedisce che la "condensa", che si forma dal vapore del terreno in raffreddamento, si possa aggregare in goccioline, le quali possono cadere sul terreno alterandolo o alterando eventuali colonie fatte crescere su di esso.