Cinema narrativo classico: differenze tra le versioni

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All'inizio degli anni trenta Hollywood aveva cinque compagnie grandi (le "Majors" [[Paramount]], [[Metro-Goldwyn-Mayer]], [[Fox]], [[Warner Bros.|Warner]] e [[RKO Pictures|Rko]]) e alcune compagnie minori ("Minors": [[Columbia Pictures|Columbia]], [[Universal Studios|Universal]], [[United Artists]]), che insieme formavano un'associazione che faceva "[[cartello]]" (o [[oligopolio]]), la [[MPPDA]] ([[Motion Pictures Producers and Distibutors Association]]). Esse dominavano il mercato e, in cambio dell'appoggio al [[New Deal]], ricevettero dal presidente Roosevelt un certo sostegno. Chiudevano il quadro alcuni indipendenti che a fatica riuscivano a sopravvivere, magari aiutati da un colpo di fortuna come [[David Selznick]] produttore di ''[[Via col vento]]'' ([[1939]]).
 
Ogni compagnia aveva i propri studios, ovvero siti di produzione dei film, dove si trovavano daii set, i laboratori tecnici, gli uffici di distribuzione e pubblicità, ecc.. Il film usciva completo dallo studio, sotto la supervisione del produttore, e veniva poi distribuito nelle sale spesso possedute dalla stessa casa di produzione ([[integrazione verticale]]). Il possesso di agenzia di distribuzione e di sala di proiezione da parte della compagnie di produzione era stato avviato negli anni venti e era uno degli aspetti chiave del cartello. Alle sale indipendenti veniva riservato il trattamento di ''[[block-booking]]'', che consisteva nel vendere i film per pacchetti, che comprendevano almeno un film famoso assieme ad altre opere meno riuscite: così il MPPDA impediva le scelte autonome degli esercizi e arginava le perdite piazzando a piacimento anche i film fallimentari.
 
=== Star system ===