Yūsuf ibn Tāshfīn: differenze tra le versioni

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Yūsuf Ibn Tāshfīn ritornò in al-Andalus, nel [[1090]], e pose sotto assedio il castello di Aledo, che non riusci a conquistare, ma venne raso al suolo ed abbandonato da Alfonso VI, che ormai lo considerava indifendibile.
 
Nonostante questa vittoria l'avanzata verso i regni cristiani si fermò, perché Yūsuf, soddisfatto per le vittorie conquistate e pressato dagli intolleranti (contro la libertà religiosa concessa dai vari emiri delle Taifa) fuqaha, e spinto dalla bramosia (delle ricchezze offerta dalle fertili terre della penisola iberica) di altri suoi seguaci, si dedicò alla conquista dei regni musulmani.
 
Dopo la conquista dell'Andalusia, nel [[1093]], si rivolse verso il regno di Valencia, ma si dovette scontrare col [[El Cid|Cid]], che nel frattempo era diventato signore della città e la difese strenuamente, non permettendo a Yūsuf di conquistarla e proseguire quindi verso la contea di Barcellona ed il regno d'Aragona.