Temperamento (psicologia): differenze tra le versioni

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EtimologicamenteIn derivante[[psicologia]] dal latino temperare cioè "mescolare" ine [[psichiatria]] il termine '''Temperamentotemperamento''' (etimologicamente derivante dal latino temperare cioè "mescolare") viene usato per indicare appunto la mescolanza degli aspetti [[innatainnatismo|innati]] della [[personalità]]. In accordo con [[Jaspers]] si ritiene che gli autori classici ([[Ippocrate]], [[Galeno]]) considerassero il temperamento come l'espressione di variabilità soggettive in rapporto con gli umori (sangue, flemma, bile gialla, bile nera), i tratti personologici, l'habitus somatico ed anche le influenze astrologiche.
 
Nella [[psicopatologia]] moderna il termine è stato ripreso nell'accezione di componente innata e quasi somatica della personalità da Kretschmer nel 1923. Questa formulazione ha fornito la base definitoria per i contemporanei teorici e clinici della personalità, in particolare Kernberg e Cloninger.
 
==Descrizione==
=== Definizione secondo la psicoanalisi ===
Nella [[psicanalisi|teoria psicoanalitica]], secondo l'ultima formulazione di [[Otto Kernberg]] ([[1994]]), la [[personalità]] normale si considera formata da due componenti fondamentali: il temperamento e il [[carattere (psicologia)|carattere]]. Per temperamento si intende l'insieme delle tendenze innate, cioè determinate [[genetica]]mente, dell'individuo a reagire agli stimoli ambientali con determinate modalità anziché altre. Queste modalità secondo Kernberg sarebbero ''l'intensità'', la ''frequenza'' e la ''soglia'' delle risposte [[affettività|affettive]]. Ciò significherebbe che per ogni individuo vi sono delle soglie tipiche di attivazione delle [[emozione|emozioni]] positive e dei sentimenti di [[piacere]], come pure di quelle [[dolore|dolorose]] e delle risposte [[aggressività|aggressive]] conseguenti a queste. È il funzionamento di questo meccanismo che a quanto pare sarebbe innato. Il bilanciamento dei fattori potrebbe essere proprio di ciascun individuo, dipenderebbe perciò direttamente da meccanismi intrinsecamente [[biologia|biologici]].
 
=== Principali usi del termine ===
Le osservazioni di molti autori di diverse scuole di [[psichiatria]] e [[psicologia]] hanno usato il termine in funzione descrittiva secondo diverse categorie. “Temperamento” in genere viene utilizzato con riferimento ai tre ambiti di significato seguenti:
# Insieme di tendenze dell’organizzazione [[conoscenza|cognitiva]]. Ciascun individuo ha un proprio “'''stile cognitivo'''”, cioè un modo originale e proprio di organizzare [pensiero|pensieri]], [[concetto|concetti]] ed esperienze emotive, che in parte è tale dalla nascita, e talvolta viene considerato parte del temperamento. (Attenzione: L'organizzazione ''cognitiva'' non è da confondere con l'''organizzazione di personalità'', che nella terminologia di Kernberg indica invece sempre caratteristiche ''non'' innate).
# L’insieme di tendenze, comportamenti e ritmi della persona considerati anche in relazione con il [[comportamento]] '''motorio'''. Alcuni autori hanno osservato analogie tra lo “stile” del movimento corporeo o delle funzioni corporee e lo “stile” cognitivo o emotivo degli individui (ad esempio [[Alexander Lowen]])
# In riferimento all’'''identità di genere'''. Questo è il terzo elemento generalmente riconosciuto come facente parte del temperamento innato. L'identità di genere è quel sistema di risposte a stimoli che normalmente definisce le differenze di istinto sessuale tra gli individui, più frequentemente indica la differenza di [[comportamento]] tra maschi e femmine. L’identità di genere è una dimensione psicologica che oggi viene considerata separatamente dal sesso biologico. Tuttavia, non si deve confondere l’identità di genere con i comportamenti effettivi della sfera sessuale: non sempre, secondo gli autori, l'identità determinata dal temperamento coincide con le preferenze espresse dall’individuo né con i comportamenti sessuali reali. È noto che anche i contesti e condizioni [[cultura]]li hanno un ruolo nell'identità sessuale "finale" che appare nell’individuo, e vi sono casi di [[disturbo della personalità|disturbi della personalità]] che possono interferire con gli orientamenti sessuali (si osservano casi di preferenze apparentemente divergenti dall’identità di genere (Kernberg descrive casi di [[omosessualità]] “fasulla” in persone affette da disturbi gravi). Le differenze di livelli ormonali, in particolare il [[testosterone]], sono correlate in qualche modo sia al comportamento sessuale sia all’identità di genere (Kernberg 1994), ma su quest’ultima non hanno il potere di modificarla.
 
=== Temperamento e disturbi mentali ===
Lo studio del temperamento nell’ambito della [[psichiatria]] è stato condotto nell’ambito di ricerche sulla [[eziologia]] dei [[disturbo di personalità|disturbi di personalità]]. In pratica, le ricerche erano per cercare di capire se ci sono fattori [[genetica|genetici]] ereditari all’origine dei disturbi. Queste ricerche, se non hanno dato risultati chiari in tal senso, hanno portato alla definizione di ulteriori aspetti della personalità che sono stati “misurati” e considerati parte del temperamento. Una ricerca di Cloninger ([[1993]]) indica gli aspetti: “ricerca del nuovo”, “evitamento del dolore”, “dipendenza dalla gratificazione”. Gli autori hanno posto in collegamento aspetti del temperamento con la maggiore o minore frequenza di certi tipi di patologia.