Bantustan: differenze tra le versioni

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Il ruolo delle ''homeland'' fu esteso nel [[1959]] con il [[Bantu Self-Government Act]], che stabilì il principio dello "[[Sviluppo Separato]]" (''Separate Development''), che includeva quello dell'autogoverno dei bantustan. Contemporaneamente, i neri persero i pochi diritti che ancora potevano vantare nel Sudafrica, e venne cancellato qualsiasi residuo della loro "cittadinanza" sudafricana. Il processo fu completato dal [[Black Homelands Citizenship Act]] del [[1970]], per cui tutti gli ex cittadini neri del Sudafrica divennero automaticamente cittadini del loro bantustan di appartenenza (in funzione del loro gruppo etnico), a prescindere dal fatto che vi avessero mai effettivamente messo piede. Tra l'altro, le basi sulle quali venne stabilita l'appartenenza "etnica" dei cittadini neri furono largamente arbitrarie, soprattutto nel caso dei moltissimi neri di sangue misto (per esempio i "[[cape coloured]]"). Seguì un periodo di trasferimento coatto dei neri nella loro "homeland", con circa 3,5 milioni di persone espulse dalle loro abitazioni fra gli [[anni 1960|anni sessanta]], [[anni 1970|settanta]] e [[anni 1980|ottanta]].
 
Il governo fu esplicito nel dichiarare che l'intento ultimo dello Sviluppo Separato era l'espulsione di tutti i neri dal Sudafrica. Come disse il ministro PUZZI [[Connie Mulder]] il [[7 febbraio]] [[1978]]:
 
{{quote|Se la nostra politica viene perseguita fino alla sua logica conclusione per quanto concerne i neri, non resterà neppure un nero con cittadinanza sudafricana. Ogni nero sarà sistemato in uno Stato indipendente in modo onorevole e questo Parlamento non sarà più tenuto a occuparsi politicamente di queste persone.}}