Battaglia di Zorndorf: differenze tra le versioni
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{{Campagnabox Guerra dei sette anni}}
La '''Battaglia di Zorndorf''' fu un importante scontro combattuto il [[25 agosto]] [[1758]] durante la [[Guerra dei sette anni]] nei pressi del villaggio [[Regno di Prussia|prussiano]] di Zorndorf (l'attuale [[Sarbinowo]]), tra l'esercito prussiano guidato dal re [[Federico II di Prussia|Federico il Grande]] e le truppe russe del generale [[Villim Fermor]] che avevano invaso la Prussia orientale e avevano raggiunto la linea dell'[[Odra|Oder]]. La battaglia, molto cruenta e accanita, si concluse con pesanti perdite per entrambe le parti e senza risultati decisivi. Federico, nonostante un abile manovra aggirante, non raggiunse l'obiettivo di distruggere il nemico anche se i russi, che diedero prova di grande tenacia e resistenza, finirono dopo la battaglia per ripiegare in [[Polonia]] sgombrando i territori tedeschi conquistati.
==Situazione strategica==
Nel gennaio [[1758]] l'esercito russo al comando del generale di origini [[anglosassoni]] conte [[Villim Vilimovič|Villim Fermor]], che la [[Elisabetta di Russia|zarina Elisabetta]] aveva nominato al posto del feldmaresciallo [[Stepan Fëdorovič Apraksin|Stepan Apraksin]] con l'ordine di riprendere l'offensiva, diede inizio alle operazioni con una nuova invasione della [[Prussia
[[File:Friedrich ii campenhausen.jpg|thumb|left|170px|Il re di [[Prussia]], [[Federico II di Prussia|Federico il Grande]].]]
[[File:Willim Fermor.jpeg|thumb|right|110px|Il comandante in capo russo, generale [[Villim Fermor]].]]
[[File:Rumjanzew-sadunaiski.jpg|thumb|right|100px|Il generale russo [[Pëtr Rumjantsev]], futuro comandante favorito della zarina [[Caterina II di Russia]].]]
Mentre i russi si avvicinavano pericolosamente e invadevano il Brandenburgo, Federico si trovava impegnato dalla prima settimana di luglio in [[Boemia]] per contrastare l'esercito austriaco al comando del feldmaresciallo [[Leopold Joseph Daun|Leopold von Daun]]; allertato dalle gravi notizie provenienti dalla Prussia orientale e dalla [[Polonia]], il re decise di rinunciare ad attaccare von Daun ed il
I due raggruppamenti prussiani si concentrarono il [[21 agosto]] e Federico, che fin dal [[10 agosto]] aveva scritto una lettera al fratello Enrico in cui elencava disposizioni e forniva consigli nel caso di sua morte sul campo, decise di ricercare subito la battaglia. Il re, consapevole della limitata disponibilità di tempo a sua disposizione per affrontare i russi prima che gli austriaci del feldmaresciallo von Daun e l'armata dei circoli si riunissero e invadessero la [[Sassonia]], aveva bisogno di una rapida vittoria decisiva e quindi progettò di attraversare l'Oder e battersi con i russi di Fermor sulla riva destra del fiume<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 263-265.</ref>.
Ritenendo pericoloso cercare di attraversare il fiume a Küstrin o a [[Schwedt/Oder|Schwedt]] dove erano schierati i russi, Federico progettò di effettuare il passaggio dell'Oder di sorpresa a [[Gustebiese]], a valle di Küstrin, in un tratto pattugliato da piccoli gruppi di [[cosacchi]]. Nel frattempo il generale Fermor, allarmato dalle notizie dell'arrivo in forze dei prussiani guidati personamente da Federico, aveva prontamente richiamato le truppe del generale [[Pëtr Rumjantsev]], inviate in un primo tempo verso [[Burg Stargard|Stargard]] e le aveva schierate a Schwedt per presidiare quel tratto del fiume<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 264-265.</ref>.
Il piano di operazioni di Federico inizialmente ebbe pieno successo; alle ore 22.00 del
== La battaglia ==
[[File:Knötel I, 18.jpg|thumb|right|150px|Fanteria di linea prussiana all'attacco.]]
=== Manovra aggirante di Federico ===
Dopo aver sostato la mattina del [[24 agosto]], l'esercito prussiano riprese la marcia nel pomeriggio, superò il fiume Mietzel e si raggruppò tra i villaggi di [[Darmietzel]] e [[Dębno (Pomerania Occidentale)|Neudamm]]; era intenzione di Federico effettuare un'ampia manovra aggirante sul fianco destro dei russi in direzione di [[Märkische Höhe|Batzlow]], la manovra presentava il pericolo di essere disturbata o bloccata da l'intevento del nemico durante il movimento su un terreno difficile, ma il re contava di avanzare al coperto della foresta di Zicher. Egli inoltre non aveva un'alta considerazione del nemico che riteneva guidato da ufficiali incapaci e composto da soldati impreparati, brutali e selvaggi; Federico, nonostante le sconfitte dei suoi luogotenenti in scontri precedenti e gli avvertimenti del suo consigliere di origini scozzesi [[James Francis Edward Keith|James Francis Keith]], sottovalutava grandemente la tenacia, l'ostinazione e la capacità di resistenza dei soldati russi. Il re era invece ottimista e risoluto; diede ordine alle truppe di dormire vestite, all'aperto senza attendamenti, e decise di iniziare la marcia di aggiramento alle ore 03.00 del primo mattino del [[25 agosto]]<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 265-268.</ref>.
[[File:Füsiliere.jpg|thumb|left|150px|Granatieri e fucilieri prussiani.]]
Nel frattempo grazie alle informazioni fornite da un ussaro prussiano caduto prigioniero, il generale Fermor, già timoroso di possibili manovre a sorpresa del nemico, era venuto a conoscenza finalmente del movimento di aggiramento del re e in un primo momento estese il suo schieramento inviando un corpo d'osservazione a Zicher e Batzlow. Alle ore 03.00 l'esercito prussiano iniziò la marcia avvolgente diviso in tre colonne; Federico dirigeva personalmente la manovra e, dopo aver raggiunto Batzlow attraverso la foresta di Zicher, i soldati si avvicinarono a [[Wilkersdorf]], lasciando sulla loro sinistra il presidio russo di Klein-Cammin. Le notizie dell'arrivo dei prussiani a Wolkersdorf allarmarono il generale Fermor che, avendo compreso che l'attacco nemico sarebbe arrivato da sud e non da ovest, effettuò una completa variazione del suo schieramento; la sinistra dei russi quindi si ritirò da Zorndorf e ripiegò su Quartschen, protetta dal vallone del Zaberngrund, mentre il fianco destro, già in parte ritirato indietro, rafforzò la sua posizione di fianco al vallone del Langergrund. Schierato in uno spazio angusto, l'esercito russo aveva poco terreno a disposizione e quindi le truppe di distesero su due linee<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 268.</ref>.
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Quindi i prussiani, anche senza sferrare un attacco in forze, avrebbero potuto attendere le decisioni dei russi; il generale Fermor poteva o effettuare una disastrosa ritirata verso la Polonia senza rifornimenti, oppure rischiare un attacco frontale alle forti posizioni nemiche. Tuttavia Federico, pur cosciente dalla vantaggiosa situazione, non intendeva aspettare la ritirata dei russi; dopo la sua riuscita manovra era sicuro di poter distruggere completamente l'esercito nemico, considerato inferiore e composto da soldati "barbari e selvaggi". Esasperato dalle notizie sulle devastazioni operate dai russi sul territorio prussiano occupato, il re era deciso ad attaccare e annientare l'esercito russo, apparentemente in grave difficoltà; Federico intendeva combattere una battaglia di distruzione e ordinò esplicitamente di non fare prigionieri<ref name="ReferenceCAS3"/>.
Alle ore 08.00 l'esercito prussiano raggiunse le posizioni previste a sud di Zorndorf e Wilkersdorf e il re, dopo aver osservato lo schieramento nemico, confermò il suo progetto di attaccare, con [[
=== Prima fase della battaglia ===
Arrivato a Zorndorf, Federico ordinò una conversione a destra e il suo esercito raggiunse, nascosto all'osservazione nemica dal fumo sollevato dagli incendi nei villaggi, le posizioni d'attacco, schierato su due linee. All'ala sinistra prussiana furono raggruppati l'avanguardia del generale [[Heinrich von Manteuffel]] e i quindici battaglioni del generale [[Hans von Kanitz]], incaricati di sferrare l'attacco decisivo, mentre a ovest del vallone dello Zaberngrund si posizionarono gli squadroni di cavalleria del generale von Bieberstein e del generale [[Friedrich Wilhelm von Seydlitz|Friedrich von Seydlitz]]. Sul centro e la destra prussiana, destinati secondo i piani ad un compito secondario, Federico assegnò il comando al generale [[Christoph zu Dohna]], appoggiato sul fianco dai reparti di cavalleria del generale Ludwig von Schorlemer; due gruppi di 60 cannoni pesanti vennero posizionati a nord-ovest di Zorndorf, mentre altri 57 cannoni furono assegnati all'ala destra prussiana<ref name="ReferenceCAS4"/>.
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Nonostante i ripetuti attacchi, Federico non era riuscito a distruggere l'esercito russo e la situazione tattica era favorevole al generale Fermor, mentre i prussiani si trovavano tagliati fuori da Küstrin. Il giorno seguente, dopo un breve scontro di artiglierie, fallirono alcuni abboccamenti tra le due parti per la raccolta dei feriti e la sepoltura dei morti; Federico rifiutò ogni concessione e l'operazione venne eseguita brutalmente dai prussiani che non risparmiarono i feriti russi e ammucchiarono in fosse comuni cadaveri e moribondi. Nella notte del 26-27 agosto il generale Fermor si diresse, dopo aver abbandonato Zorndorf, a Klein-Cammin dove arrivò in ordine con i feriti e il traino dell'armata; i prussiani non cercarono di intralciare il movimento dell'esercito russo<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 275.</ref>.
Il
== Bilancio e conseguenze ==
La battaglia venne descritta da alcuni contemporanei come uno degli scontri più sanguinosi del [[XVIII secolo]], le perdite russe raggiunsero circa il 50% delle forze impegnate con 18.000 morti e feriti e circa 2.000 prigionieri; anche i prussiani uscirono fortemente indeboliti dai combattimenti dove subirono il 30% di perdite con 11.000 morti e feriti e 2.000 dispersi e prigionieri<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', p. 275.</ref>. Fu in questa occasione che il sovrano prussiano ammise le qualità di combattenti dei suoi avversari pronunciando la crudele frase {{quote|
Dal punto di vista strategico la battaglia fu un parziale successo per Federico che riuscì, pur senza distruggere completamente il nemico come progettato, ad arrestarne l'avanzata e costringerlo ad una lenta ritirata. Il generale Fermor infatti decise, nonostante l'indebolimento prussiano dopo la partenza di Federico e del grosso del suo esercito verso la Sassonia, di continuare a ritirarsi di fronte alle deboli forze rimaste al comando del generale zu Dohna. Dopo la fine dell'[[assedio di Kolberg]] in ottobre, i russi rientrarono definitivamente in Polonia l'[[8 novembre]] 1758, dove stabilirono i loro quartieri invernali. Alla fine della campgna del 1758 l'esercito della zarina manteneva solo il possesso della Prussia orientale anche se i soldati russi avevano dato prova di grande resistenza e coraggio<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', p. 276.</ref>. Federico, dopo la sanguinosa battaglia di Zorndorf, fu impegnato in Sassonia e in [[Slesia]] per affrontare l'esercito austriaco del feldmaresciallo von Daun; il re subì un grave insuccesso alla [[battaglia di Hochkirch]] il [[14 ottobre]] ma grazie agli errori e alle incertezze dei suoi avversari, alla sua abilità e alla disciplina dei suoi soldati mantenne il possesso delle due regioni dove si acquartierarono per l'inverno le truppe prussiane. Federico raggiunse [[Dresda]] il [[20 novembre]]<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', pp. 276-286.</ref>.
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==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Casali, Luigi, ''Federico II di Prussia'', Mursia, 1990. ISBN 88-425-0156-5
== Voci correlate ==
* [[Guerra dei
* [[Federico
* [[Battaglia di Kunersdorf]]
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