Arte figurativa: differenze tra le versioni

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Con '''figurativo moderno''' o '''figurativismo''' si intende lo stile pittorico e scultoreo degli artisti che, dal secondo dopoguerra in poi, hanno scelto di mantenere e rinnovare la rappresentazione artistica volta al reale e alla mimesi. Il figurativo moderno si oppone alla scelta, preponderante dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, di abbandonare completamente la pittura e la scultura come forme d'arte, preferendo a queste l'[[arte concettuale]], l'[[informale]] e le [[arti performative]].
 
=== Figurativismo italiano === L'arte figurativa moderna italiana nasce sulle ceneri del gruppo [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]] di [[Margherita Sarfatti]], artisti spesso già appartenuti alle avanguardie e poi entrati sotto la protezione culturale del regime fascista. Alla caduta di questo molti artisti divennero antifascisti e furono elevati nel panorama artistico nazionale, come [[Renato Guttuso]], altri proseguirono ad operare seppur tacciati di aver lavorato per il regime da poco caduto, perdendo così notorietà, come lo scultore [[Arturo Dazzi]]. Col ritorno all'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera a Milano]] del maestro Aldo Carpi dopo la lunga prigionia, in ambito lombardo nasce un nuovo impulso della pittura figurativa, come a voler creare un cenacolo artistico che ricostruisse l'atmosfera di [[Montmartre]] a Milano. I pittori e gli scultori abbandonano gli stili dell'arte di regime (cancellando anche il meglio che si era prodotto) e si lasciano ispirare dalla pittura [[impressionista]] e [[paesaggista]], da alcune forme di [[espressionismo]] e dallo stile di vita della pittura [[en plein air]]. In Italia questo stile sarà nel Secondo Novecento quello popolare e più vicino al linguaggio che la gente conosce, mentre la critica, alcune gallerie e le riviste d'arte prenderanno completamente le distanze da questo mondo creando una profonda frattura tra il mondo dell'arte e il gusto popolare. Non tutti i prodotti artistici del figurativismo sono stati eccellenti, soprattutto quando è intervenuto il dilettantismo a corromperlo, altri hanno raggiunto risultati molto alti ed oggi sono in corso di rivalutazione; in particolare i prodotti nell'ambito dell'arte sacra contemporanea, sull'onda delle scelte in ambito artistico di Papa [[Paolo VI]]. Molte opere del figurativismo sacro sono visibili anche nella sezione di arte contemporanea dei [[Musei Vaticani]] o presso la [[Collezione Paolo VI di Arte Contemporanea]] di Concesio (BS). Tra i maggiori artisti del figurativo moderno del Secondo Novecento, con diversi percorsi di vita ma che hanno fatto della figura la loro materia d'arte, possiamo elencare: [[Piero Agnetti]], [[Pietro Annigoni]], [[Dina Bellotti]], [[Floriano Bodini]], [[Maurizio Bonfanti]], [[Corrado Cagli]], [[Aldo Carpi]], [[Felice Casorati (pittore)|Felice Casorati]], [[Silvio Consadori]], [[Primo Conti]], [[Giovanni Battista De Andreis]], [[Oscar Di Prata]], [[Salvatore Fiume]], [[Ottorino Garosio]], [[Franco Gentilini]], [[Giovanni Gromo]], [[Renato Guttuso]], [[Giacomo Linari]], [[Trento Longaretti]], [[Stefania Massaccesi]], [[Alessandro Nastasio]], [[Gavino Pedoni]], [[Fausto Pirandello]], [[Gian Piero Restellini]], [[Mario Rudelli]], [[Lello Scorzelli]], [[Antonio Stagnoli]], [[Amerigo Tot]], [[Mario Venzo]].
=== Figurativismo italiano ===
L'arte figurativa moderna italiana nasce sulle ceneri del gruppo [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]] di [[Margherita Sarfatti]], artisti spesso già appartenuti alle avanguardie e poi entrati sotto la protezione culturale del regime fascista. Alla caduta di questo molti artisti divennero antifascisti e furono elevati nel panorama artistico nazionale, come [[Renato Guttuso]], altri proseguirono ad operare seppur tacciati di aver lavorato per il regime da poco caduto, perdendo così notorietà, come lo scultore [[Arturo Dazzi]].
 
Col ritorno all'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera a Milano]] del maestro Aldo Carpi dopo la lunga prigionia, in ambito lombardo nasce un nuovo impulso della pittura figurativa, come a voler creare un cenacolo artistico che ricostruisse l'atmosfera di [[Montmartre]] a Milano. I pittori e gli scultori abbandonano gli stili dell'arte di regime (cancellando anche il meglio che si era prodotto) e si lasciano ispirare dalla pittura [[impressionista]] e [[paesaggista]], da alcune forme di [[espressionismo]] e dallo stile di vita della pittura [[en plein air]].
 
In Italia questo stile sarà nel Secondo Novecento quello popolare e più vicino al linguaggio che la gente conosce, mentre la critica, alcune gallerie e le riviste d'arte prenderanno completamente le distanze da questo mondo creando una profonda frattura tra il mondo dell'arte e il gusto popolare.
Non tutti i prodotti artistici del figurativismo sono stati eccellenti, soprattutto quando è intervenuto il dilettantismo a corromperlo, altri hanno raggiunto risultati molto alti ed oggi sono in corso di rivalutazione; in particolare i prodotti nell'ambito dell'arte sacra contemporanea, sull'onda delle scelte in ambito artistico di Papa [[Paolo VI]]. Molte opere del figurativismo sacro sono visibili anche nella sezione di arte contemporanea dei [[Musei Vaticani]] o presso la [[Collezione Paolo VI di Arte Contemporanea]] di Concesio (BS).
 
Tra i maggiori artisti del figurativo moderno del Secondo Novecento, con diversi percorsi di vita ma che hanno fatto della figura la loro materia d'arte, possiamo elencare: [[Piero Agnetti]], [[Pietro Annigoni]], [[Dina Bellotti]], [[Floriano Bodini]], [[Maurizio Bonfanti]], [[Corrado Cagli]], [[Aldo Carpi]], [[Felice Casorati (pittore)|Felice Casorati]], [[Silvio Consadori]], [[Primo Conti]], [[Giovanni Battista De Andreis]], [[Oscar Di Prata]], [[Salvatore Fiume]], [[Ottorino Garosio]], [[Franco Gentilini]], [[Giovanni Gromo]], [[Renato Guttuso]], [[Giacomo Linari]], [[Trento Longaretti]], [[Stefania Massaccesi]], [[Alessandro Nastasio]], [[Gavino Pedoni]], [[Fausto Pirandello]], [[Gian Piero Restellini]], [[Mario Rudelli]], [[Lello Scorzelli]], [[Antonio Stagnoli]], [[Amerigo Tot]], [[Mario Venzo]].
 
== Normative ==