Dalmasio Scannabecchi: differenze tra le versioni

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Coadiuvato da questa prolifica unione, Dalmasio riuscì a concentrarsi meglio sul lavoro a Pistoia dove sappiamo che nel 1359 viene pagato per dipingere e decorare gli sportelli di un tabernacolo marmoreo per la chiesa di San Giovanni Forcivitas.<ref>Raffaella Pini - < Il mondo dei pittori a Bologna 1348-1430 >, Bologna: Clueb, 2005</ref>
 
Da alcuni studi emerge che Dalmasio e Lucia non diedero alla luce il figlio Lippo ([[Lippo di Dalmasio]] degli Scannabecchi conosciuto anche come Lippo delle Madonne), prima del 1359<ref>Roberto Eduardo de Simone - < Lippo di Dalmasio: Analisi materiale dei dipinti murali > Tesi di Laurea, Relatore Fabrizio Lollini; Corso di laurea DAMS, Università degli Studi di Bologna, pag. 53</ref>. Ineffeti se guardiamo alla prima documentazione ufficiale relativa al più giovane dei due Scannabecchi (1377), possiamo verificare come tale documentazione riguardi un atto di vendita di proprietà passate in eredità dal padre Dalmasio, intanto morto probabilmente nell'inverno tra il 1373 e il 1374, al figlio Lippo il quale risulta essere accompagnato dallo zio Simone perché ancora di minore età.
I matrimoni e la continuità della progenie, esaminando la bottega da un punto di vista antropologico, erano garanzia di continuità anche per l'attività, per la bottega stessa, tramite il tramandarsi delle conoscenze, dei segreti del mestiere e dei clienti. Queste unioni rappresentavano probabilmente nella coscienza del bottegaio, una ipoteca sicura sul futuro della propria famiglia per generazioni e Dlamasio aveva da far fronte alla concorrenza della grande bottega di Niccolò di Giacomo.