Juan García Oliver: differenze tra le versioni

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In gioventù, oltre a passare molto tempo in prigione, fu cameriere, diventando maitre d'hotel all'hotel [[Ritz]].
 
Garcia Oliver divenne inoltre il leader della FAI. Quando la CNT, seppur riluttante, decise di entrare a far parte del governo del [[Fronte Popolare]] durante la [[guerra civile spagnola]] del [[1936]]-[[1939]], Garcia Oliver divenne, unico anarchico nella storia, Ministro della Giustizia nel gabinetto di [[Francisco Largo Caballero]] ([[1936]]-[[1937]]). Durante le [[giornate di maggio ]] del [[1937 ]] a [[Barcellona]], chiese ai lavoratori di abbandonare le armi, chiedendo un cessate il fuoco. Alcuni lo considerano un traditore degli anarchici spagnoli per la sua volontà di compromesso con il governo, altri vedono le sue concessioni come comprensibili, tenuto conto del bisogno di sconfiggere [[Francisco Franco]].
 
"L'idolo della [[Barcellona]] proletaria" secondo quanto disse [[Carlo Rosselli]], era, stando alla descrizione di [[Michail Koltsov]], giornalista della "[[Pravda]]", un uomo "di colorito olivastro, bello, con una cicatrice sul viso, fotogenico, cupo", nonché "un oratore esperto, ardente, abile". E' ritenuto l'ideatore della bandiera rosso-nera degli anarco-sindacalisti.