Carpello (botanica): differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Pistillo}}
Il '''carpello''', dal greco ''karpos'' (frutto), è una [[foglia]] modificata con funzione [[riproduzione|riproduttiva]], facente parte del [[fiore]] ed in particolare costituente il gineceo (parte del fiore composta da uno o più pistilli).
Nel corso dell'evoluzione la foglia dello [[sporofillo]] si è richiusa su sé stessa: ossia i due margini si sono saldati a formare una cavità richiusa, l'ovario appunto e al di sopra lo stilo e lo stimma).
 
Nelle [[angiosperme]] si individuano ovari monocarpellari, ovvero formati da un solo carpello, o pluricarpellari, ovvero formati da più carpelli.
Inoltre i carpelli possono essere fusi insieme originando un unico pistillo (ovario pluricarpellare sincarpico), o possono richiudersi ognuno su sé stesso originando pistilli diversi (ovario pluricarpellare apocarpico). In quest'ultimo caso ogni carpello originerà un [[frutto]] come ad esempio nel caso dell'[[ananas]], della [[Rubus ulmifolius|mora]] e del [[gelso]].
 
Per il loro carattere di foglie portatrici di megaspore (o macrospore), le cellule per la cui moltiplicazione viene a formarsi il [[gametofito]] femminile (il sacco embrionale), i carpelli sono [[Megasporofillo|megasporofilli]].
 
Come si è detto, possono formare un gineceo unico, o restare separati, collocati ognuno nel [[ricettacolo]], formando così altrettanti ginecei indipendenti. Nel primo caso diciamo che il fiore è gamocarpellare <ref>Gamocarpellare: gamo- (matrimonio, accoppiamento, unito insieme) + carpellare</ref>, e dialicarpellare <ref>Dialicarpellare: diali- (separazione) + carpellare</ref> nel secondo.
 
Le parti di cui è costituito ogni gineceo sono:
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* L''''ovario''' formato dalla regione fertile del carpello, quella che racchiude i primordi seminali od ovuli, che sembrano uniti a una protuberanza chiamata placenta.
* Lo '''stilo''', che manca in molti casi, è un picciolo che connette lo ''stigma'' con l'ovario sottostante.
* Lo '''[[stigma (botanica)|stigma]]''', una zona superficiale papillosa, ricettore dei granuli di [[polline]] (che contengono in ognuno un [[gamete]] maschile) una volta che sono liberati in esso dall'[[impollinazione|agente impollinatore]]. Quando esiste, lo stilo si situa nel suo estremo distale e prende in generale la forma di un ingrossamento, frequentemente diviso in rami o zone così numerose come i carpelli che contribuiscono al [[pistillo]].
 
I carpelli si chiudono su loro stessi, oppure gli uni con gli altri, per formare una o più cavità serrate (ovari) dove si trovano i primordi seminali. “[[Angiosperme]]” vuole dire “di semi racchiusi”, e le si chiama così per la ragione anzidetta. Costituiscono eccezione a questa regola le piante della famiglia [[Winteraceae|winteracee]].
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| anno = 1982
| editore = Barcellona: Editorial Labor, S. A.
| id = ISBN 84-335-5804-8
}}
* {{Es}} Gola, G., Negri, G. y Cappeletti, C. 1965. ''Trattato di Botanica''. 2da. edizione. Editorial Labor S.A., Barcellona, 1110 p.