Osmundo di Salisbury: differenze tra le versioni

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|nato= [[XI secolo]]
|morto= [[3 dicembre]] [[1099]]
|venerato da= Chiesa cattolica, Comunione anglicana
|beatificazione=
|canonizzazione=1º gennaio [[1457]] da [[papa Callisto III]]
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|Attività = vescovo cattolico
|Epoca = 1000
|Attività2 = santo
|Nazionalità = normanno
}}
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Secondo un documento del tardo [[XV secolo]], Osmundo aveva una posizione eminente nella sua terra natale, la [[Normandia]], e lo stesso documento lo definisce "Conte del Dorset".
Egli, consigliere di fiducia di Guglielmo il Conquistatore, lo accompagnò certamente in [[Inghilterra]] e divenne suo cancelliere verso il [[1070]].<ref name=Powicke81>Powicke ''Handbook of British Chronology'', p. 81</ref>
 
Egli venne utilizzato in numerose transazioni civili e fu incaricato come Capo della Commissione che redasse il ''[[Domesday Book]]''. Divenne [[Antica diocesi di Salisbury|vescovo di Sarum]], virtualmente una scelta di Guglielmo I, con l'autorizzazione di [[papa Gregorio VII]] e venne consacrato da [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], arcivescovo di [[Antica arcidiocesi di Canterbury|Canterbury]] il [[3 giugno]] [[1078]].<ref name=Powicke251>Powicke ''Handbook of British Chronology'' p. 251</ref> La diocesi comprendeva allora le [[Contea (suddivisione amministrativa)|contee]] del [[Dorset]], [[Wiltshire]] e [[Berkshire]], poiché nel [[1058]] i vecchi vescovati di [[Sherborne]] e [[Ramsbury]] erano stati unificati dal vescovo Hermann e la sede trasferita a [[Old Sarum]].<ref>[[Old Sarum]] ([[lingua latina|lat.]] ''Sorviodunum'' corrisponde al primo insediamento che dette origine alla città di [[Salisbury]].</ref> [[Guglielmo di Malmesbury]]<ref>[[Guglielmo di Malmesbury]], ''Gesta pontificum anglorum'', 183.</ref> la descrive più come una fortezza che come una città, posta sulla cima di una collina e circondata da possenti mura, mentre [[Pierre de Blois|Pietro di Blois]] parla di chiesa e castello come ''the ark of God shut up in the temple of Baal'' (l'arco di Dio chiuso nel tempio di Baal).
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Il biografo di [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]], C. Warren Hollister ([[1930]] – [[1997]])<ref>{{en}} Hollister, ''Henry I'' (Yale English Monarchs) 2001:36f.</ref> suggerisce la possibilità che Osmundo fosse stato in parte responsabile dell'educazione di Enrico I, dato che Enrico era stato regolarmente in compagnia del vescovo durante gli anni della sua formazione, cioè fra il [[1080]] ed il [[1086]] circa.
 
Nel 1086 Osmundo era presente al ''[[Witan|Great Gemot]]'' tenutosi a [[Old Sarum]] quando il ''Domesday Book'' venne accettato ed i grandi proprietari terrieri giurarono fedeltà al sovrano.<ref>{{en}} Edward A. Freeman, ''The History of the Norman Conquest of England''.</ref>
 
Osmundo morì nella notte del 3 dicembre 1099<ref name=Powicke251/> e le sue spoglie furono inumate ad Old Sarum. Il [[23 luglio]] [[1457]] esse vennero translate a [[Salisbury|New Salisbury]] e deposte nella Cappella della Madonna, ove la sua sontuosa teca venne distrutta durante il regno di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]. Una lastra di pietra con la semplice iscrizione ''MXCIX'' venne posta via via in vari punti della cattedrale: nel [[1644]] era sita al centro della Cappella Mariana della [[Cattedrale di Salisbury]] ed oggi si trova nell'arco più esterno del lato sud.
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* terzo, la formazione del [[Rito di Sarum]]. Ai tempi di Osmundo erano in vigore numerosi "riti" (quelli di [[York]], [[Hereford]], [[Bangor (Galles)|Bangor]] e [[Lincoln (Regno Unito)|Lincoln]] rimasero) ed altri usi particolari, peculiari delle chiese locali, ed il loro numero aumentava con l'influenza normanna sotto Guglielmo. Osmundo inventò (od introdusse) poco del suo, benché i riti di Sarum avessero particolarità distinte da quelli di altre chiese. Egli compì una selezione delle pratiche che vedeva intorno a sé e predispose gli uffici e servizi divini. Predisposto inizialmente per la propria diocesi, l'&nbsp;"Ordinario di Osmundo", che regolava gli Uffici Divini, le Messe ed il Calendario, venne adottato, nell'arco di un secolo, da quasi tutta l'Inghilterra, il [[Galles]] e l'[[Irlanda]], e venne introdotto anche in [[Scozia]] verso il [[1250]]. L'influenza unificatrice della [[Conquista normanna dell'Inghilterra|Conquista normanna]] ne rese più facile la diffusione. Esso ebbe la generale approvazione fino a quando, durante il regno di [[Maria I d'Inghilterra]], molti prelati ottennero una particolare licenza dal [[Reginald Pole|cardinale Pole]] per poter dire il [[Breviario romano]], che divenne universalmente accettato. Il ''Registro di Sant'Osmundo'' è una raccolta postuma di documenti priva di un ordine cronologico, divisa grosso modo in due parti: il ''Consuetudinary'' (''The Chronicles and Memorials of Great Britain and Ireland during the Middle Ages'', 1-185, e in Rock, vol. III, 1-110), denominato ''De Officiis Ecclesiasticis'', e una serie di documenti e carte, tutte più o meno riferentesi alla costruzione della cattedrale di Old Sarum, la formazione del corpo della cattedrale, i tesori ad esso appartenenti e la storia delle chiesa suffraganee. L'esistente ''Consuetudinary book'' era tratto da una vecchia copia, rimaneggiata con aggiunte e modifiche, e letta probabilmente quando il vescovo [[Richard Poore]] consacrò la cattedrale di Salisbury nel [[1225]]. Una copia, quasi parola per parola uguale a questa, venne tratta dal vecchio libro in uso presso la [[Cattedrale di San Patrizio (Dublino)|Cattedrale di San Patrizio]] a [[Dublino]], che venne eretta a cattedrale e modellata sulla chiesa di Sarum da [[Henry de Loundres]], che ne fu vescovo dal [[1213]] al [[1228]].<ref>{{en}} Todd, in ''The British Magazine'' vols. xxx and xxxi.</ref>
 
[[Guglielmo di Malmesbury]]<ref>Guglielmo di Maslmesbury, ''Gesta pontificum anglorum'' 184.</ref> nel riassumere il carattere di Osmundo, dice che egli era
{{quote|…tanto eminente nella castità che la stessa fama arrossirebbe nel parlare in modo men che veritiero riguardo alla sua virtù. Egli poteva apparire severo con i penitenti, ma non più più severo con loro di quanto lo fosse con sé stesso. Scevro da ambizioni, egli non dissipò imprudentemente le proprie sostanze, né bramò il benessere degli altri| Guglielmo di Maslmesbury, ''Gesta pontificum anglorum'' 184.|''…so eminent for chastity that common fame would itself blush to speak otherwise than truthfully concerning his virtue. Stern he might appear to penitents, but not more severe to them than to himself. Free from ambition, he neither imprudently wasted his own substance, nor sought the wealth of others''.|lingua=en}}
 
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* {{en }} Charles Herbermann, ''Sant'Osmund'' in ''[[Catholic Encyclopedia]]'', Robert Appleton Company, 1913
* {{en}} F. Maurice Powicke and E. B. Fryde ''Handbook of British Chronology'' 2nd. ed. London:Royal Historical Society, 1961
* {{cita libro |autore= R. N. Swanson|titolo=Religion and Devotion in Europe, c. 1215-c. 1515 |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge, UK |anno=1995 |ISBN=ISBN 0-521-37950-4|lingua=en}}
 
== Voci correlate ==
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{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Lord cancelliere]]
|periodo = [[1070]] - [[1078]]
|precedente = [[Herfast]]
Riga 116:
|periodo = [[1078]] - [[1079]]
|precedente = Herman
|successivo = Roger di Salisbury
}}