Giovanni II di Castiglia: differenze tra le versioni

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Dopo il [[compromesso di Caspe]] ([[1412]]), suo zio, Ferdinando divenne re della [[corona d'Aragona]], dovette abbandonare la Castiglia per l'Aragona e la madre, Caterina, rimase unica reggente, sempre coadiuvata da un consiglio della corona. Comunque Ferdinando lasciò in Castiglia i tre figli [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso]] (il futuro [[re d'Aragona]] Alfonso V), [[Giovanni II di Aragona|Giovanni]] (il futuro [[re d'Aragona]] e di [[Navarra]], Giovanni II) ed [[Enrico di Trastamara (1400-1445)|Enrico]], detti ''gli infanti d'Aragona'', che presero il suo posto alla guida della famiglia ([[Trastámara]]) reale di Castiglia e lo sostituirono nel consiglio reale di Giovanni II, che aiutava la reggente, Caterina, come da espressa volontà del defunto re [[Enrico III di Castiglia|Enrico III l'Infermo]]. Dopo che Alfonso, nel [[1415]], dovette lasciare la Castiglia per coadiuvare il padre nel governare la [[corona d'Aragona]], e, nel [[1416]], alla morte del padre, era divenuto re della [[corona d'Aragona]], gli ''infanti d'Aragona'' Giovanni ed Enrico, costantemente in lotta con la fazione di nobili, capeggiata da [[Álvaro de Luna]], che si opponevano alla loro invadenza, coadiuvarono la zia Caterina, nella reggenza del regno<ref name=Castiglia/>.
 
Nel [[1418]], la madre di Giovanni II, Caterina, morì e l'invadenza degli ''infanti d'Aragona'', rimasti unici reggenti, aumentò<ref name=Castiglia/>, ed il re, cominciò ad appoggiarsi ad un nobile, nipote dell'[[arcivescovo di [[Toledo]], [[Álvaro de Luna]]. Nel [[1419]], Giovanni II, fu dichiarato maggiorenne, ma continuando a preferire la letteratura, le galanterie di corte ed i passatempi vari, ai gravosi impegni di governo, concesse sempre più potere ad Álvaro de Luna.
 
Gli ''infanti d'Aragona'', Giovanni ma soprattutto il fratello Enrico furono costantemente in lotta con la fazione di nobili che, opponendosi alla loro invadenza, si stava coagulando attorno al re e ad Álvaro de Luna, e che prendeva il nome di partito realista, e riuscirono ad avere il controllo del cugino, Giovanni II ed Enrico prese il potere con il ''Golpe di Tordesillas'', del [[1420]]<ref name=Castiglia/> (mentre la corte si trovava a [[Tordesillas]], Enrico finse di lasciare la città con il suo seguito di armati; invece si diresse al palazzo reale dove alcuni complici, tra cui il vescovo di Tordesillas, dall'interno aprirono loro le porte e per merito della sorpresa si impadronirono del palazzo. Arrestati tutti i loro oppositori, Enrico raggiunse la camera del re, che dormiva e lo ragguagliò della nuova situazione). La prima conseguenza del golpe fu che, il 4 di agosto, nella cattedrale d'[[Ávila]] Giovanni II sposò la cugina prima, la sorella degli ''infanti di Aragona'', Enrico, Giovanni ed il re della corona d'Aragona, [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso V]], Maria, a cui era stato promesso quando era bambino.