Storia di Salerno: differenze tra le versioni

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==Periodo Romano==
[[Immagine:Tempio di Pomona.jpg|thumb|300px|right|[[Tempio di Pomona di Salerno|Tempio di Pomona]]]]
Con l'avanzata dei Romani nell'Italia meridionale ''Irna'' perse importanza mentre nacque ai piedi della collina ''Bonadies'' la cittadina di ''Salernum'', che si sviluppava intorno ad un [[castrum]] romano. I Romani conoscevano questa cittadina e i loro abitanti già dalla fine del [[III secolo]] a.C., quando, durante la [[seconda guerra punica]] ([[221]]-[[202]] a.C.), [[Scipione l'Africano]] elogiò i "Salernitani" definendoli ''"indomiti guerrieri esperti soprattutto nel lancio dei giavellotti"''.<ref name="">Tina Carrozzo, ''Salerno, Raccontoracconto di una città'', Tina Carrozzo, Tullio Pironti ed.Editore, 2003, Salerno, p.14">ISBN 8879373064, p.14</ref>
 
Nel [[197 a.C.]], all'epoca in cui una colonia fu dedotta su proposta del tribuno Caio Atinio, l'insediamento si espanse. Ascritta alla [[gens Menenia|tribù Menenia]], era popolata da coloni Romani che avevano il ruolo primario di presidiare la regione e controllare le popolazioni che, al contrario di Salerno, erano state favorevoli ad [[Annibale]]. Col passare dei secoli, la sua funzione militare cedette il passo a quella commerciale. La città era attraversata dalla [[Via Capua-Rhegium|Via Popilia]], che collegava Roma alla Lucania e a Reggio, e di conseguenza divenne un nodo cruciale per i traffici da e per l'Italia meridionale.