Artace: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 3:
== Il mito ==
Le ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]] sono l'unica fonte conservatasi in cui si parla del nobile eroe Artace, ricordato come uno dei Dolioni rimasti uccisi insieme al loro giovanissimo sovrano [[Cizico (mitologia)|Cizico]] (chiamato come la capitale del regno) nel tragico scontro armato che ebbero involontariamente con gli [[Argonauti]] da loro in precedenza ospitati: fatalità volle che [[Giasone]] e compagni, ributtati a causa di una tempesta sulle coste del regno dei Dolioni in una notte senza luna, venissero assaliti da Cizico e alcuni suoi uomini che li avevano scambiati per pirati. Nessun argonauta fu tra le vittime, contro le tredici dell'altra parte: il primo a cadere fu il re, per mano di [[Giasone]], e l'ultimo Artace (il cui nome in alcune traduzioni italiane diventa '''Artaceo'''), vittima di [[Meleagro]] al pari di Itimoneo, del quale il poeta ricorda il coraggio:
<poem> " ''Il figlio di Eneo vinse a sua volta l'ardito Itimoneo,''
''e Artace, un grande guerriero'' "</poem>
([[Apollonio Rodio]], ''[[Argonautiche]]'', I, traduzione di Guido Paduano)
 
<poem>" ''Ed oltre a questi Meleagro tolse''
''Al generoso Itimoneo la vita''
''E ad Artaceo primo campion'' "</poem>
([[Apollonio Rodio]], ''[[Argonautiche]]'', I, traduzione di [[Ludovico Flangini Giovanelli]])