Congregazione del Brasile: differenze tra le versioni
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L'invasione [[Paesi Bassi|olandese]] del [[1624]] danneggiò i monasteri brasiliani (i monasteri di Olinda e Paraiba vennero saccheggiati). Intanto altri monasteri vennero fondati nella parte meridionale del Brasile: nel [[1650]] a [[Santos]], nel [[1660]] a [[Sorocaba]], nel [[1668]] a [[Jundiaí]], tutti dipendenti da São Paulo. Nel territorio di Bahia sorsero invece i monasteri di Nostra Signora das Brotas (elevato ad abbazia nel [[1713]]) e di Nostra Signora delle Grazie (elevato ad abbazia nel [[1720]]).<ref name="dip"/>
Nel [[1822]] il Brasile conquistò l'indipendenza dal Portogallo e i benedettini brasiliani ottennero dalla [[Santa Sede]], con la bolla ''Inter gravissimas'' del
Sotto il governo del [[marchese di Pombal]] e dei suoi successori vennero emanate numerose norme che causarono l'impoverimento e la diminuzione delle comunità monastiche brasiliane: solo nel [[1889]] (quando i monaci erano ridotti a 19, dispersi in 11 monasteri) il governo brasiliano diede ai benedettini il permesso di ricevere nuovi novizi.<ref name="dip"/>
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Nell'intento di infondere nuova vita alla congregazione brasiliana, nel [[1893]] l'abate generale Domenico della Trasfigurazione Machado avviò trattative con la [[congregazione di Beuron]], che era in pieno sviluppo:<ref name="dip"/> l'archiabate di Beuron [[Placido Wolter]] e l'abate primate [[Ildebrando de Hemptinne]] affidarono l'opera a [[Gerardo van Caloen]].<ref name="dip2">L. Brasil e J.P. Müller, DIP, vol. II, col. 1474.</ref>
Gerardo van Caloen giunse in Brasile il
La [[Santa Sede]] approvò le nuove ''Declarationes et constitutiones'' della congregazione il
== Attività e diffusione ==
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