Potenza fiscale: differenze tra le versioni

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Inizialmente i cavalli fiscali venivano utilizzati per calcolare il bollo, ovvero la tassa di circolazione divenuta in seguito [[bollo auto|tassa di possesso]], ma ora non viene più utilizzata questa scala, sostituita dai [[chilowatt|kW]]. L'unico utilizzo viene fatto dalle compagnie [[assicurazione|assicurative]], per alcune delle quali risulta essere il primo parametro per calcolare la RC [[autovettura|auto]]/[[motocicletta|moto]].
I cavalli fiscali vengono inoltre utilizzati quale paramentro per la deduzione da parte delle imprese dei rimborsi chilometrici ai propri dipendenti e collaboratori coordinati e continuativi che hanno utilizzato la propria autovettura in occasione di una trasferta. In particolare la deducibilità dei predetti rimborsi chilometrici, in base a tariffa ACI, non può superare l'importo relativo ad autovetture di potenza superiore a 17 cavalli fiscali se a benzina, ovvero a 20 cavalli fiscali se diesel (DPR n. 971/1986, articolo 95, comma 3).
Questo parametro viene inoltre utilizzato dall'Agenzia delle Entrate per il hddhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh calcolo del reddito determinato sinteticamente, mediante l'applicazione degli indici e dei coefficienti presuntivi di reddito stabiliti nella tabella allegata al D.M. 10/09/1992 e successive modifiche ed integrazioni.
Esiste anche una formula per il calcolo della potenza fiscale dei motori a 4 tempi ed è la seguente: