Palio della Marciliana: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Chioggia-DSCF9608.JPG|thumb|right|325px|<center>Palazzi in stile veneziano si affacciano su corso del Popolo, a [[Chioggia]]. In questa via, fra la folla che assiste all'evento, si svolgono le fasi centrali della manifestazione ed il corteo storico che chiude il palio</center>]]
Il '''Palio della Marciliana''' è una rivisitazione storica ed una delle principali feste popolari cittadine che si tengono annualmente a [[Chioggia]], in [[provincia di Venezia]]. Include il Palio della balestra e richiama ogni anno nella città della [[laguna veneta]] migliaia di visitatori.
 
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|titolo=La marciliana
|contenuto=Il termine Palio della Marciliana deriva da quello di una nave di piccolo cabotaggio in uso nel [[Medioevo]].
L'imbarcazione - chiamata, appunto, marciliana - quando raggiungeva tonnellaggi di considerevole proporzione assumeva la dignità del nome ''magna''. <br />
Costruita nei cantieri navali locali, è diventata nel tempo emblema del coraggio e del valore dei marinai chioggiotti. <br />
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La ''guerra'' di Chioggia portò alla totale distruzione di quella che era al tempo Clugia minor, oggi [[Sottomarina]], ricostruita solo oltre tre secoli dopo dalla [[Repubblica di Venezia|Repubblica veneziana]] che pose a difesa di questo tratto di laguna fortificazioni e decine di chilometri di ''murazzi''.
 
Una prima svolta all'evento bellico si ebbe nell'agosto [[1379]]<ref name=Marciliana/> quando, infranta la rete posta a difesa dalla flotta veneziana a [[Pola]], i soldati della [[Repubblica di Genova]] incrociarono lungo la costa veneziana trovando un varco che, dopo un attacco combinato via terra e via mare, grazie anche all'ausilio di un esercito alleato proveniente da [[Padova]], li portò ad asserragliarsi in Chioggia.
 
Teatro finale della sanguinosa guerra fu quindi essenzialmente il centro principale, all'epoca Clugia maior, ovvero l'antica Clodia) che venne liberato definitivamente dalle armate veneziane, dopo dieci mesi di assedio, il [[24 giugno]] [[1381]].
 
Dalla data di quest'ultimo evento deriva la scelta delle giornate in cui si tiene il palio.
 
==Le feste del palio==
Lungo corso del Popolo, la via principale della città, al suono dei ''Musici di Clugia'' vengono contestualmente allestiti banchetti, montate taverne con accanto la Torre di Montalbano e insediati gli accampamenti degli armigeri, mentre tutto intorno si svolgono danze, canti, simulazioni di combattimenti ma anche delle attività lavorative dell'epoca, principalmente nelle [[salina|saline]] (con i ''Milites Castri Salinae'') e negli orti della laguna.
 
I balestrieri mostrano al visitatore bandiere, armature, strumenti musicali, fedeli e accurate riproduzioni di pezzi originali: una ricostruzione storica che vede impegnati centinaia di ''figuranti'' in abiti del [[XIV secolo|Trecento]] ed in veste di spadaccini e tamburini in grado di trasportare chi assiste alla manifestazione in un suggestivo ''climax'' medievale.
[[immagineFile:Chioggia-Canal Vena-DSCF0118.JPG|thumb|right|375px|<center>[[Chioggia]] - La tettoia rossa del mercato del pesce, ricavato in un edificio storico, accentua il contrasto cromatico con il bianco del vicino palazzo del Comune. La città veneta è il principale centro peschiero dell'[[alto Adriatico]]</center>]]
In serata, le manifestazioni del Palio si concludono con un festoso corteo preceduto da spettacoli in tema, come l'incendio alla torre e le scene di vita quotidiana allestite nelle calli, sulle fondamenta, nelle rive e nei campi delle diverse contrade.
 
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Il Palio della [[balestra (arma)|balestra]] a Chioggia, non è sorto contemporaneamente al Palio della Marciliana (molto più recente), ma ha origini antiche risalenti all'epoca della guerra di Chioggia. È da osservare che, curiosamente, quest'arma era uno dei punti di forza dei soldati della Repubblica di Genova che poteva contare su un [[balestrieri genovesi|corpo di balestrieri]] di tutto rispetto se non considerato fra i più efficienti a quell'epoca.
 
Nel [[XV secolo]] vi fu, in mancanza di uno specifico riferimento in merito, una disputa intorno al fatto se al palio potessero partecipare o meno balestrieri non originari di Chioggia o che non fossero almeno veneziani.
 
Nel [[1414]] il Gran Consiglio cittadino adottò una scelta a metà strada nell'intento di accontentare sia coloro che erano favorevoli ad una estensione dei partecipanti sia quelli che invece si mostravano contrari a una tale ipotesi.
 
Fu pertanto deliberato di limitare ad un numero minimo di balestrieri forestieri la partecipazione ai giochi, precludendo però a questi l'aggiudicazione di un qualsiasi premio. Un [[Codice (filologia)|codice]] in [[pergamena]] con la trascrizione fedele della delibera medioevale è conservato nell'antico archivio storico cittadino.
 
==Le contrade in competizione==
[[immagineFile:Chioggia-Torre dell'Orologio-DSCF9671.JPG|thumb|right|150px|<center>La Torre di Sant'Andrea - o Torre dell'Orologio - sorge accanto all'omonima chiesa ed è uno dei principali simboli di Chioggia. Su di esso in occasione del palio viene issato il gonfalone con il leone rampante, emblema dell'orgoglio veneziano</center>]]
In gara sono cinque contrade che rappresentano la comunità clugiense trecentesca: sono l'anima del palio e si contendono il primato con il tiro delle balestre grandi da banco. Il lavoro preparatorio del palio è piuttosto complesso e prevede una serie di incontri periodici che coinvolge anche scuole e istituzioni locali.
 
Questi i nomi e una breve descrizione delle contrade:
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==Lessico essenziale==
Quello che segue è un sintetico repertorio dei principali termini legati al Palio della Marciliana<ref name=Marciliana/>:
[[immagineFile:Chioggia-Canal Vena-DSCF9658.JPG|thumb|right|350px|<center>Riva Vena in prossimità del Ponte Vigo: calli e campi di Chioggia sono scenario dei ''combattimenti dei Milites''</center>]]
 
*''Milites Castri Salinae'' (o ''Milites del Castello delle Saline'') - Gli ''uomini d'arme'' costituiscono, all'interno del Palio della Marciliana, un gruppo formato da sedici elementi costituito nel [[1995]]. Aderenti all'ASDFISAS (Associazione Sportiva Dilettantistica Federazione Italiana Scherma Antica e Storica) preparano le loro tecniche di combattimento su trattati riguardanti la [[scherma]], il costume e le [[arma|armi]] in genere del periodo medioevale qui riprodotte dopo essere state forgiate appositamente per il palio da maestri artigiani. Sono posti sotto la protezione dei santi [[Felice e Fortunato]], i santi patroni della città. I costumi che indossano vengono cuciti a [[Venezia]] sulla base di bozzetti originali. Impegnati già nel [[XIII secolo|Duecento]] a difendere la città dagli assalti della vicina [[Padova]] tesi a porre un controllo sul commercio del prezioso [[sale]], issano insegne veneziane (principalmente il Leone marciano) e clugiensi (cioè di Chioggia) e scudi con emblemi araldici di nobili famiglie venete. Fanno parte della loro dotazione bellica anche scudi triangolari e ''boccolieri'' (scudi di dimensioni ridotte e di forma arrotondata) oltre diversi tipi di spade, fiaccole, asce e bastoni fra cui i bastoni da fuoco che costituivano una sorta di prototipo dello ''schioppo'', il futuro [[fucile]].
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*''Musici de Clugia'' - Sono il gruppo musicale del palio. Formati da dieci elementi di ambo i sessi, indossano anch'essi costumi d'epoca riprodotti sulla base di dipinti e forniscono ai ''Milites'' lo sfondo sonoro necessario per rappresentare la ''Moresca veneziana'' (vedi sotto). La loro musica non è ''dotta'' ma vicina al comune sentire popolare ed è eseguita con strumenti antichi quali [[ghironda|ghironde]], [[piva|pive]], [[zampogna|zampogne]], [[Cromorno (strumento musicale)|cromorni]], [[piffero|''piffari'']], [[ciaramella|ciaramelle]], [[flauto|flauti]], [[cornamusa|cornamuse]] e [[cornetto (strumento musicale)|cornetti]]. Ad accompagnare la loro musica sono i rulli dei tamburi dei ''Tamburini di Chioggia'' che scandiscono lo scambio dei diversi colpi di spada dei ''Milites''. Secondo gli storici, la presenza di suonatori di strada nella città di Chioggia è attestata sino al tardo [[XVII secolo]].
 
[[ImmagineFile:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|thumb|right|200px|<center>Il Leone marciano, simbolo della Serenissima Repubblica</center>]]
*''Moresca veneziana'' - È una danza ''armata'' di antiche tradizioni eseguita dai ''Milites'' e che veniva rappresentata in particolari occasioni di festa nel territorio della Serenissima. Decaduta nel [[1797]] assieme alla Repubblica, la danza è stata recuperata per il Palio della Marciliana sulla base di documenti storici depositati all'Archivio di Stato di Venezia. È stata ripresentata per la prima volta in tempi moderni, sia pure in forma parziale, il [[23 luglio]] del [[1999]] alle Giornate medioevali della [[Repubblica di San Marino]] e, successivamente, in forma integrale, a [[piazza San Marco]] al Festival europeo delle rievocazioni storiche nel [[carnevale veneziano]] del [[2000]].
 
==Voci correlate==