Assegnato: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Assignat de 15 sols.jpg|thumb|right|300px|Assegnato da 15 [[sol (moneta)|sol]]s]]
 
L''''assegnato''' (in [[lingua francese|francese]] ''assignat'') è una [[moneta]] istituita durante la [[Rivoluzione francese]].
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==Storia==
===Confisca dei beni del clero===
[[ImmagineFile:Talleyrand 02.jpg|right|150px|thumb|Talleyrand, iniziatore della confisca dei beni del clero]]
Qualche mese dopo la Rivoluzione, le finanze dello Stato erano catastrofiche. Per risolvere questo problema, il deputato [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord|Talleyrand]] ebbe l'idea di confiscare i beni del [[clero]]. Così, il [[2 novembre]] [[1789]] l'[[Assemblea nazionale costituente]] decise che tutti i beni del clero fossero «messi a disposizione della nazione». Questi beni furono da quel momento dei beni nazionali, destinati ad essere messi all'asta per riempire le casse dello Stato.
 
Questo apporto di patrimonio, valutato circa 3 miliardi di [[Lira (moneta)|lire]], fu una grande riserva che aiutò le finanze pubbliche. La messa in vendita fu affidata alla Cassa straordinaria, creata il [[19 dicembre]].
 
Il problema era che per la vendita di tanti beni occorreva del tempo, come minimo un anno. Si trattava di un periodo troppo lungo, le casse dello Stato si svuotarono e la crisi arrivò prima che tutto fosse venduto.
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Anche se l'idea era semplice e anche facile da realizzare, tuttavia era lontana da ottenere l'unanimità dei voti all'[[Assemblea Nazionale Costituente]]. Anzi alcuni deputati come lo stesso Talleyrand, [[Condorcet]] o anche [[Pierre Samuel du Pont de Nemours|Du Pont de Nemours]] erano assolutamente contrari. Secondo loro la grande debolezza dell'assegnato era che ci sarebbero stati più assegnati in circolazione rispetto al valore dei beni nazionali. Un altro punto era la facilità di falsificazione con le tecnologie dell'epoca. C'era dunque un forte rischio di trovare in circolazione una quantità di assegnati nettamente superiore a quelli che ci sarebbero dovuti essere. In quel caso gli assegnati non sarebbero più valsi nulla.
 
All'inizio del [[1790]] si ebbero i primi problemi. Il [[30 marzo]], [[Anne-Pierre de Montesquiou-Fézensac]] dichiarò, parlando degli assegnati, che erano «''il più costoso e disastroso dei prestiti''».
 
===Svalutazione===
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Il 17 aprile l'assegnato fu trasformato in carta-moneta e lo Stato, sempre a corto di liquidità, lo utilizzò per tutte le sue spese correnti. La situazione si complicò. Lo Stato non distrusse gli assegnati che gli ritornavano, peggio, stampò più assegnati del valore reale dei beni nazionali. [[Jacques Necker]] allora Ministro delle Finanze, essendo contrario alla trasformazione degli assegnati in carta-moneta, si dimise in settembre.
L'assegnato continuò a perdere valore: nel periodo dal 1790 al 1793 gli assegnati persero il 60% del loro valore.
Benché il valore degli assegnati si fosse ridotto, i prezzi di aggiudicazione ai pubblici incanti dei beni nazionali rimanevano tuttavia molto elevati per le classi popolari e solo la classe agiata poteva acquistarli. Fu così che molti si arricchirono enormemente ed acquistarono grandi terreni e fabbricati per somme irrisorie rispetto al loro valore reale.
 
Per sostenere l'assegnato furono votate molte leggi, come la chiusura della Borsa e la fine della pubblicazione dei tassi di cambio nel [[1793]], in modo da limitare la speculazione. Con l'inizio del periodo del Terrore ([[Regime del Terrore]]) nello stesso anno, la non accettazione dell'assegnato è passibile della pena di morte.
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===Fine===
[[ImmagineFile:Mandat territorial bill.jpg|thumb|Mandat territorial]]
Per decisione del [[Direttorio]], l'assegnato fu finalmente abbandonato quando, il 30 [[piovoso]], anno IV della Repubblica ([[19 febbraio]] [[1796]]) in forma pubblica in [[place Vendôme]] furono bruciate le tavole con i biglietti, i [[punzone|punzoni]], le matrici e i timbri usati per stamparli.
 
Il [[18 marzo]] gli assegnati furono ritirati e sostituiti da un nuovo biglietto, il ''[[mandat territorial]]''. Il nuovo biglietto fu cambiato su una base di 30 "franchi assegnato" per un "franco mandato". Anche il "mandato territoriale" ha conosciuto la stessa storia dell'assegnato. Il suo deprezzamento fu ancora più rapido del suo predecessore. Il [[4 febbraio]] [[1797]] fu ritirato dalla circolazione ed il suo posto fu preso da moneta sonante.
 
Anche se a prima vista l'assegnato può essere considerato una pura sconfitta, la sua creazione ha molto probabilmente impedito il fallimento immediato dello stato francese e quindi le conseguenze per la Rivoluzione francese sono state particolarmente importanti.
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Immagine:Assignat-faux.jpg|Falso assegnato da 300 ''livre''. Sul retro reca il timbro: « Assignat certifié faux - Deperey - Vérificateur en chef »
Immagine:Assignat-faux-dos.jpg|Retro del falso assegnato da 300 ''livre'' con il timbro del verificatore <ref>Le strisce di carta gommata sono rinforzi messi dal restauro moderno.</ref>
Immagine:Assignat-vrai.jpg|L'assegnato autentico che è servito di modello al falso.
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== Repubblica romana ==
[[ImmagineFile:10 paoli.jpg|thumb|300px|Assegnato da [[paolo (moneta)|Paoli]] Dieci]]
Anche nella [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica romana]], con la legge 23 [[Fruttifero]] dell'anno sesto repubblicano (14 settembre 1798), fu deciso di emettere degli assegnati, ed il 7 [[Complementario]] il consolato emise le istruzione per la loro stampa.<ref>[http://books.google.com/books?id=1DAOAAAAQAAJ&printsec=titlepage&hl=it&source=gbs_summary_r&cad=0#PPA13,M1 Il testo] in "''Collezione di carte pubbliche, proclami, editti, ragionamenti ed altre''"; Roma, 1798</ref><ref>''Repubblica Romana''<br/>
''Roma 3. Complementario Anno VI.''<br/>