Suceava: differenze tra le versioni

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L'epoca in cui la città ebbe la massima importanza fu però quella del regno di [[Ştefan cel Mare]], periodo nel quale vennero costruite le due cittadelle fortificate ancora visibili. Durante questo periodo Suceava subì nel [[1476]] l'assedio del Sultano [[Maometto II]], deciso a conquistare la città, che però oppose una lunga resistenza costringendo alla fine l'assalitore [[Impero ottomano|ottomano]] a desistere e a ritirarsi. Dopo questo fatto, Ştefan cel Mare fece della città uno dei punti fondamentali della difesa delle sue terre e, grazie anche alle imponenti fortificazioni, Suceava non venne mai conquistata con le armi.
 
Il [[21 maggio]] [[1600]], durante la sua opera di riunificazione del paese, [[Michele il Bravo]] entrò senza combattere a Suceava, dove venne accolto favorevolmente ed onorato quale signore; a Suceava il [[26 maggio]] seguente Michele si proclamò ''domn al Ţării Româneşti şi Ardealului şi a toată Ţara Moldovei'', ossia ''Signore della Terra di Romania, dell'Ardeal'' (l'attuale [[Transilvania]]) ''e della Terra di Moldavia''.
 
Nel [[1775]] la [[Bucovina]], e quindi anche Suceava, venne assegnata all'[[Impero asburgico]] quale ''premio'' per essersi mantenuto neutrale durante la Guerra russo-turca del [[1768]]-[[1774]]; la zona fece parte dell'[[Impero austroungarico]] fino al [[1918]] quando, dopo la [[Prima guerra mondiale]], venne riunito alla Romania. Durante il dominio asburgico Suceava mantenne la sua importanza soprattutto come località di confine, in quanto la frontiera con la Romania passava pochi chilometri a sud-est della città. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, peraltro, molti abitanti della Bucovina erano fuggiti in [[Moldavia (Romania)|Moldavia]] per arruolarsi nell'esercito romeno.