Alfa Romeo P3: differenze tra le versioni

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}}L''''Alfa Romeo P3''', anche denominata '''Alfa Romeo Tipo B''', è un'[[autovettura]] prodotta dall'[[Alfa Romeo]] tra il [[1932]] ed il [[1936]] facente parte della serie ''[[Alfa Romeo 8C|8C]]'' cioè equipaggiate dal motore 8 cilindri in linea.
 
==Storia==
Progettata da [[Vittorio Jano]], fu esplicitamente studiata per i [[Gran Premi di automobilismo|Gran Premi]] e fu l'evoluzione della [[Alfa Romeo P2|P2]]. Contemporaneamente si tratta della prima vettura Alfa Romeo progettata già in origine come monoposto e la seconda in totale nella produzione della casa dopo la [[Alfa Romeo Tipo A|Tipo A]]. La caratteristica principale che la distingueva dalla vettura precedente era la possibilità di prendere parte a corse di lunga durata.
 
Era dotata di un motore a 8 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] in linea con un sistema di [[sovralimentazione]]. Aveva un peso di 680 kg, poco per le vetture dell'epoca. Il motivo era che il [[monoblocco]] non era in [[ghisa]].
 
La P3 debuttò nel [[giugno]] del [[1932]]. Vinse la prima gara con [[Tazio Nuvolari]] nello stesso anno. La stagione proseguì con altre sei vittorie, tra cui i più importanti gran Premi dell'epoca, vale a dire quelli [[Gran Premio d'Italia 1932|d'Italia]], [[Gran Premio di Francia 1932|di Francia]] e [[Gran Premio di Germania 1932|di Germania]]. L'altra guida era [[Rudolf Caracciola]].
 
Nel [[1933]] il reparto che si occupava delle competizioni, l'''Alfa Corse'', entrò in crisi finanziaria. La partecipazione alle competizioni fu di conseguenza sospesa. Di questi anni è il cambiamento di nome del reparto che preparava e portava in gara le vetture da competizione, in [[Scuderia Ferrari]]. In quell'anno non partecipò alle prime 25 competizioni e riprese l'attività nelle competizioni in [[agosto]]. Vinse 6 delle 11 corse, tra cui i [[Gran Premio d'Italia 1933|Gran Premi di Italia]] e [[Gran Premio di Spagna|di Spagna]].
[[ImmagineFile:Alfa Romeo P3, Bj 1932, de Cadenet - 1977-08-14 B.jpg|thumb|270 px|left|Alfa Romeo P3]]
Il cambio dei regolamenti del [[1934]] portarono alla possibilità di un aumento della [[cilindrata]], che fu incrementata a 2900 [[Centimetro cubo|cc]]. [[Louis Chiron]] vinse il [[Gran Premio di Francia]] ma le altre quattro competizioni maggiori della stagione europea vennero dominate dalle ''[[Frecce d'argento]]'' ([[Mercedes-Benz (automobilismo)|Mercedes]] e [[Auto Union]]) [[Germania|tedesche]]. Nel complesso la P3 vinse comunque 18 dei 35 Gran Premi programmati per quella stagione.
 
Il [[1935]] fu caratterizzato da una perdita di competitività a causa della superiorità delle automobili tedesche. Questo però non impedì alla P3 di conquistare un'ultima importante vittoria.
La [[cilindrata]] del propulsore fu portata a 3,2 [[Litro|litri]] per il [[Gran Premio di Germania]] in cui [[Tazio Nuvolari]] accantonò la già utilizzata nuova vettura [[Alfa Romeo 16C Bimotore|Bimotore]] per la "vecchia" P3 e conquistò una vittoria entrata nella leggenda, sotto lo sguardo di 300.000 spettatori tedeschi. In testa per la maggior parte della gara, fu superato dalla più potente [[Mercedes Benz W25]] di [[Manfred von Brauchitsch]] a causa di una fermata ai box per una foratura di una [[Pneumatico|gomma]] ma riuscì a superare all'ultimo giro l'avversario, anch'esso attardato da un problema analogo.
 
La versatilità e l'agilità della P3 permise alla vettura di vincere 16 dei 39 Gran Premi della stagione [[1935]]. È considerata una tra le più riuscite auto da gara.
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Qui sotto sono elencati i piloti che hanno guidato la P3 nelle varie stagioni:
;1932
[[Tazio Nuvolari]], [[Rudolf Caracciola]], [[Giuseppe Campari]], [[Mario Umberto Baconin Borzacchini|Mario Umberto Borzacchini]]
;1933
[[Louis Chiron]], [[Luigi Fagioli]]
;1934
[[Guy Moll]], [[Achille Varzi]], [[Brian E. Lewis]], [[Carlo Felice Trossi]], [[Gianfranco Comotti]]
;1935
[[Raymond Sommer]], [[Raph]], [[Shuttleworth Collection|Richard Shuttleworth]], [[René Dreyfus]], [[Vittorio Belmondo]], [[Mario Tadini]], [[Antonio Brivio]], [[Guido Barbieri]], [[Pietro Ghersi]], [[Renato Balestrero]]
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== Curiosità ==
Sul cofano motore della "P3" con cui vinse il [[Gran Premio di Germania]] del [[28 luglio]] [[1935]], [[Tazio Nuvolari]] aveva fatto dipingere il motto "''Donne e Motori, Gioie e Dolori''", sormontata dall'effige delle tartaruga regalatagli da [[Gabriele D'Annunzio]].
 
==Bibliografia==