SAMO©: differenze tra le versioni

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==Storia==
[[File:AsPoster-SAMO-Mania-D.-363x500.jpg|thumb|SAMO© color xerox work exibition at A´s, Arleen Schloss, New York City, 1979]]
Il nome viene reso pubblico per la prima volta nel [[1977]], quando Basquiat scrive un pezzo per il giornale scolastico, una novella in cui un ragazzo di nome Harry Sneed fa un patto con un santone di nome Quasimodo Jones, che gli promette un'ispirazione spirituale "moderna ed elegante". Il ragazzo rifiuta però tutto quello che gli viene proposto: la [[Buddhismo Zen|filosofia zen]], il [[cattolicesimo]], l'[[ebraismo]] ed il leninismo, un'ipotetica religione fondata sul "messia beat" [[Lenny Bruce]]; viene sedotto solo dalla religione SAMO, in cui "facciamo tutto quello che vogliamo sulla Terra e poi confidiamo nella grazia di Dio con la scusa che non lo sapevamo"<ref name=SAMO/>. Con il componimento nascono le prime frasi ad effetto che seguono l'esigua vita di SAMO: "SAMO è tutto", "SAMO è la religione che non ti fa sentire in colpa"<ref name=SAMO/>. La storia viene seguita da una campagna pubblicitaria disegnata, oltre che da Basquiat e Diaz, anche da altri due compagni di scuola, Shannon Dawson e Matt Kelly, distribuita come [[pamphlet]]<ref name=SAMO/>.
 
La vera natura di SAMO si rivela però solo nel [[maggio]] [[1978]], quando Basquiat e Diaz (che era già stato un writer con lo pseudonimo di Bomb-1) cominciano a spargere la [[Tag (firma)|tag]] per [[SoHo (New York)|SoHo]] e [[TriBeCa]], nel quartiere newyorkese di [[Manhattan]]; da quel momento alla tag viene accostato il simbolo del [[copyright]], a cui Basquiat è particolarmente legato<ref name=SAMO/>. Da quel momento la scritta SAMO© diventa famosa per la downtown newyorkese quanto il "bambino radiante" di [[Keith Haring]], attirando l'attenzione dei giornali locali: il [[SoHo News]] pubblica le foto dei graffiti, invitando il responsabile a farsi avanti, ma i due vendono la storia al [[Village Voice]] per 100 [[Dollaro statunitense|dollari]]<ref name=SAMO/>. Le tag sono sempre accompagnate da frasi ad effetto spesso apparentemente senza senso, inventate dai due, secondo Diaz erano "un modo per prendere in giro la falsità": "SAMO come la fine della religione che ti lava il cervello, della politica inconcludente e della falsa filosofia", SAMO come clausola liberatoria", "SAMO salva gli idioti", "SAMO come la fine del [[punk rock|punk]] in vinile", "SAMO come alternativa al fare arte con la setta radical-chic finanziata dai dollari di papà", "SAMO come espressione dell'amore spirituale", "SAMO per la cosiddetta avanguardia"<ref name=SAMO/>.
 
Basquiat e Diaz fanno pesante uso di droghe, e sono usi a bravate eclatanti: un pomeriggio fingono di rapinare un negozio di Downtown, ma solo dopo che tutti i clienti sono a terra si accorgono che i due non hanno in mano pistole, ma bottiglie di [[Acqua di Seltz|Seltz]], quello stesso anno i due lasciano la scuola senza conseguire il diploma<ref name=SAMO/>. Dopo aver lasciato la scuola i due cominciano a frequentare l'ambiente della [[School of Visual Arts]] senza però iscriversi o avere alcun permesso, a scuola è frequentata anche da [[Keith Haring]], che allora, come dichiara lui stesso, è un fan di SAMO©, e scopre che quello pseudonimo è usato da Basquiat proprio in quella scuola, e così i due cominciano a frequentarsi<ref name=Ponte>{{cita libro|cognome= Hoban |nome= Phoebe|titolo=Basquiat - Vita lucente e breve di un genio dell'arte |annooriginale= 2004|editore=Penguin Books |città= |id=ISBN 8876151559 |pagine= p. da 50 a 53|capitolo= Il ponte dei graffiti|url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref>. La coppia Basquiat-Diaz si separa nel [[1980]], per diverbi personali tra gli artisti; tra le altre cose Diaz è disposto a concedere interviste con la stampa, ma solo in forma anonima, mentre Basquiat vuole prendersi il merito di SAMO©, dichiarando pubblicamente chi ne sono gli autori<ref name=Ponte/>. Da quel momento la tag viene utilizzata ancora per poco da Basquiat, che anziché le solite frasi filosofiche scrive solamente "''SAMO is dead''" ("SAMO è morto") per un breve periodo di tempo, prima di abbandonarlo definitivamente<ref name=Ponte/>.