La vita è un romanzo: differenze tra le versioni

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|distribuzioneitalia =
|attori =
* [[Vittorio Gassman]]: Walter Guarini
* [[Ruggero Raimondi]]: Conte Michel Forbek
* [[Geraldine Chaplin]]: Nora Winkle
* [[Fanny Ardant]]: Livia Cerasquier
* [[Pierre Arditi]]: Robert Dufresne
* [[Sabine Azéma]]: Élisabeth Rousseau
* [[Robert Manuel]]: Georges Leroux
* [[Martine Kelly]]: Claudine Obertin
* [[Samson Fainsilber]]: Zoltán Forbek
* [[Véronique Silver]]: Nathalie Holberg
* [[André Dussollier]]: Raoul Vandamme
* [[Guillaume Boisseau]]: Frédéric
* [[Sabine Thomas]]: Marie
* [[Bernard-Pierre Donnadieu]]: insegnante
* [[Rodolphe Schacher]]: Pierre
* [[Jean-Claude Arnaud]]: autista del camioncino
* [[Lucienne Hamon]]: Juliette Watelet
* [[Jean-Louis Richard]]: Padre Jean Watelet
* [[Hélène Patarot]]: Thi Lan
* [[Flavie Ducorps]]: La figlia di Nora Winkle
* [[Jean-Claude Corbel]]: eroe leggendario
* [[Jean-Michel Dupuis]]: Laplaud, insegnante di scuola materna
* [[Michel Muller]]: Bertin
* [[Philippe Laudenbach]]: insegnante
* [[Cathy Berberian]]: nutrice
* [[Marc Adjadj]]:
* [[Nelly Alard]]:
* [[Tony Ammirati|Tony Amirati]]:
* [[Sébastien Angebault]]:
* [[Jérôme Anger]]:
* [[Michel Batilliet]]:
* [[Francine Bergé]]: giovane signora
* [[Jean-Noël Bert]]:
* [[Philippe Besson]]:
* [[Tomasz Bialkowski]]:
* [[Patricia Bilal]]:
* [[Charlotte Bonnet]]:
* [[Bérangère Bonvoisin]]:
* [[Valérie Bousquet]]:
* [[Michel Brinquier]]:
* [[Linda Bruno]]:
* [[Robert Cantarella]]:
* [[Catherine Cauwet]]:
* [[Elisabeth Chailloux]]:
* [[Pierre Charras]]:
* [[Raphaëline Chauvière]]:
* [[Eve Cotton]]:
* [[Jean Crubelier|Jean Crubellier]]:
* [[Yann Dedet]]:
* [[Garrick Dowhen]]:
* [[Jean-Pierre Dravel]]:
* [[Valérie Dréville]]:
* [[Nicolas Dumayet]]:
* [[Michelle Dumon]]:
* [[Jean-Marie Duprez]]:
* [[Thierry Ferrer]]:
* [[Serge Feuillard]]:
* [[Eric Franklin]]:
* [[Pierre Frano]]:
* [[Marie Gascon]]:
* [[François-Eric Gendron]]:
* [[Marjorie Godin]]:
* [[François Guétary]]:
* [[Jean Henry]]:
* [[Hervé Hiolle]]:
* [[Bernard Hug]]:
* [[Louis Julien]]:
* [[Pierre Julien]]:
* [[Laura Koffler]]:
* [[Chantal Ladesou]]:
* [[Kristine Lamouret]]:
* [[Jean-Claude Lecas]]:
* [[Noëlle Leiris]]:
* [[Annie Le Youdec]]:
* [[Jean-Pierre Lituac]]:
* [[Carole Lixon]]:
* [[Pierre Londiche]]:
* [[Ham-Chau Luong|Luong-Ham-Chau]]:
* [[Janine Magnan]]:
* [[Fabienne Mai|Fabiène Mai]]:
* [[Madette Marion]]:
* [[Anne-Marie Mayfair]]:
* [[Antoine Mikola]]:
* [[Françoise Morhange]]:
* [[Pierre Namia]]:
* [[Svetlana Novak]]:
* [[Charlène Paquette]]:
* [[Valérie Pascale]]:
* [[Jean-Pierre Pauty]]:
* [[Guylène Péan]]:
* [[Isabelle Pichaud]]:
* [[Odile Poisson]]:
* [[Luc Ponette]]:
* [[Françoise Rigal]]:
* [[Danièle Rimbaud]]:
* [[Marie Rivière]]:
* [[Yannick Rocher]]:
* [[Jean-Louis Rolland]]:
* [[Violetta Sanchez]]:
* [[Gabriella Sheer|Gabriella Scheer]]:
* [[Caroline Sihol]]:
* [[Laurent Spielvogel]]:
* [[Valérie Stroh]]:
* [[Alexandra Szypulska]]:
* [[Nicolas Tronc]]:
* [[Jacques Vrignaud]]:
* [[Jean-Claude Weibel]]:
* [[Fabienne Guyon]]: Play back Elisabeth (voce)
* [[Nathalie Holberg]]: Véronique
* [[Martine Guillaud]]: (non accreditato)
|doppiatoriitaliani =
|fotografo = [[Bruno Nuytten]]
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Nel film si intrecciano tre storie ambientate in uno stesso luogo, un castello [[liberty]] nelle [[Ardenne]], ma in epoche diverse. A giudizio di [[Paolo Mereghetti]], i film di [[Alain Resnais|Resnais]] «sono forse più difficili da raccontare che da vedere»<ref name = mereghetti>Paolo Mereghetti, «[http://archiviostorico.corriere.it/2008/gennaio/07/Resnais_cerebrale_leggero_intrecciare_tante_co_9_080107047.shtml Resnais, cerebrale e leggero fa intrecciare tante vite]», ''[[Corriere della Sera]]'', 7 gennaio 2008</ref>.
 
Il film si apre con l'annuncio che il conte Forbek fa ai suoi amici radunati per un [[picnic]] il [[3 gennaio]] [[1914]]: ha ereditato una considerevole fortuna e intende utilizzarla per costruire un "tempio della felicità": un castello per sé e per loro, dedicato a Livia, la donna che ama e intende sposare. Lo scoppio della prima guerra mondiale, che coinvolgerà immediatamente le [[Battaglia delle Ardenne (1914)|Ardenne]], interrompe il progetto; durante la guerra Livia sposa Raoul, un ufficiale dell'esercito. Il corpo principale del castello sarà inaugurato nel [[1920]] con un fastoso ricevimento nel corso della quale tutti gli ospiti, fra i quali anche Livia e Raoul, sono invitati a partecipare a un esperimento: dovranno bere una pozione che spazzerà via i loro ricordi, soprattutto quelli dolorosi della grande guerra, in modo da rivivere nuovamente e in felicità l'avvenire. A differenza degli altri, Livia finge solo di bere la pozione, che ha versato in un vaso, e ne osserva gli effetti sugli altri.
 
La seconda vicenda si svolge attorno al [[1982]], nel castello di Fobek trasformato in un [[collegio (educazione)|collegio]], l<nowiki>'</nowiki>''Institut Holberg'', una costosa scuola progressista. Durante le "''Vacanze d'Ognissanti''" (in [[lingua francese|francese]]: ''Vacances de Toussaint'': un paio di settimane fra la fine di [[ottobre]] e i primi di [[novembre]] durante le quali in [[Francia]] non si va a scuola<ref>[http://www.education.gouv.fr/pid25058/le-calendrier-scolaire.html Calendrier scolaire officiel]</ref>) l<nowiki>'</nowiki>''Institut Holberg'', pressoché privo di bambini, accoglie un [[convegno]] di [[pedagogia|pedagogisti]] sull'"''Educazione della fantasia''", al quale l'organizzatore Georges Leroux ha invitato anche Walter Guarini, un famoso architetto, e Nora Winkle, un'antropologa americana.
 
Intrecciata alle prime due, la terza vicenda: ambientata in epoca fiabesca, riguarda un bambino, figlio di un re, che viene salvato dalla nutrice dopo che suo padre viene ucciso da un rivale. In questa storia compaiono talora quattro bambini dell'epoca contemporanea che "vivono insieme" ai loro personaggi fantastici: tre allievi dell<nowiki>'</nowiki>''Institut Holberg'', che non sono ritornati a casa per le vacanze d'Ognissanti, e la figlioletta di Nora Winkle che ha accompagnato la madre.
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== Critica ==
La collaborazione fra [[Alain Resnais]] e lo sceneggiatore [[Jean Gruault]] in ''[[Mon oncle d'Amérique]]'' produsse ottimi risultati e spinse il produttore Philippe Dussart a chiedere loro di progettare un altro film insieme. Ne uscì una sceneggiatura originale alla quale contribuirono da un lato gli interessi teorici di Gruault allo studio della felicità, dall'altro l'interesse di Resnais all'[[Architettura neogotica#Neogotico inglese|architettura inglese del XVIII secolo]] e ai progetti stravaganti di [[William Beckford]], punto di partenza per la creazione del castello di Forbek<ref name="gruault">Intervista a Jean Gruault contenuta nel DVD di ''La vie est un roman'' edito da ''Artificial Eye'', ottobre 2002</ref>.
 
Il film, uscito nell'[[aprile]] del [[1983]], non ha avuto il successo sperato: ha ricevuto numerose recensioni negative<ref>Emma Wilson, ''Alain Resnais'', Manchester: Manchester University Press, 2006, p. 157</ref>, mentre il numero di spettatori nelle sale cinematografiche [[Francia|francesi]] è stato il più basso in assoluto fra tutti i film di Resnais<ref>Intervista ad Alain Resnais in: Robert Benayoun, ''Alain Resnais: arpenteur de l'imaginaire'', Paris: Stock, Ramsay, 2008, p. 252</ref>. Una difficoltà del film, comune peraltro ad altri film di Resnais, è la mancanza di una trama univoca e la violazione delle [[unità aristoteliche]] di tempo e luogo. Rileva [[Paolo Mereghetti|Mereghetti]] che in questo film «a intrecciarsi sono i piani temporali: il passato, il presente e un ipotetico (e fumettistico) futuro»<ref name = mereghetti/>.
 
La [[musica]] svolge un ruolo importante nel film. Resnais ha utilizzato un alternarsi di dialoghi parlati e cantati; per le scene finali della vicenda ambientata negli [[anni 1980|anni ottanta]] Resnais ha avuto come modello ''[[Le nozze di Figaro]]'' [[mozart]]iane<ref>Intervista ad Alain Resnais in ''Cahiers du Cinéma'', no. 347 (1983); citata in: Emma Wilson, ''Alain Resnais'', Manchester: Manchester University Press, 2006, p. 157</ref>. L'influenza dell'[[opera lirica]] del film è evidenziata ulteriormente dalla presenza di due famosi cantanti: il [[basso-baritono]] [[Ruggero Raimondi]], nel ruolo di Forbek, e del [[mezzosoprano]] [[Cathy Berberian]], nel ruolo della vecchia nutrice.
 
Per le scene riguardanti la storia fantastica, il disegnatore [[Enki Bilal]], il quale in precedenza aveva disegnato il manifesto pubblicitario di ''Mon oncle d'Amérique'', ha creato delle immagini deformate di alberi, piante, radici, le quali, dipinti su [[vetro]], sono state poste di fronte alla [[macchina da presa]] per dare un senso di irrealtà al paesaggio filmato<ref name="gruault"/>.