Isospin: differenze tra le versioni

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Studiando il [[nucleo atomico]] ci si chiese come mai fosse stabile invece di sfaldarsi a causa della [[Legge di Coulomb|repulsione coulombiana]], visto che i suoi componenti sono [[carica elettrica|carichi]] positivamente ([[protone|protoni]]) o neutri ([[neutrone|neutroni]]). Per spiegare questo comportamento si ipotizzò una nuova forza, la [[forza nucleare forte]], che sviluppasse un'attrazione tra [[nucleoni]] in grado di superare la repulsione [[forza elettrica|elettrica]].
 
Molto prima che l'[[interazione forte]] giungesse ad un soddisfacente inquadramento teorico negli [[anni 1970|anni settanta]] del [[novecentoXX secolo|Novecento]], con l'elaborazione della [[Cromodinamica quantistica]], [[Werner Karl Heisenberg]] introdusse nel 1932 il concetto di isospin per spiegare la [[Simmetria (fisica)|simmetria]] fra il protone e il neutrone, che era stato scoperto da poco tempo;<ref>
{{Cita pubblicazione|autore=W. Heisenberg|anno=1932|titolo=Über den Bau der Atomkerne|rivista=Zeitschrift für Physik|volume=77 |pagine=1–11|doi=10.1007/BF01342433}}</ref> tale concetto costituì una base fondamentale per gli sviluppi teorici successivi.
Il nome "''isospin''" venne introdotto nel 1937 da [[Eugene Wigner]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=E. Wigner|anno=1937 |titolo=On the Consequences of the Symmetry of the Nuclear Hamiltonian on the Spectroscopy of Nuclei|rivista=[[Physical Review]] |volume=51 |pagine=106–119|doi=10.1103/PhysRev.51.106}}</ref>