Louis Charles Delescluze: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Louis Charles
|Cognome = Delescluze
|Sesso = M
|LuogoNascita = Dreux
|GiornoMeseNascita = 2 ottobre
|AnnoNascita = 1809
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 25 maggio
|AnnoMorte = 1871
|Attività = politico
|Epoca = 1800
|Attività2 = avvocato
|Attività3 = giornalista
|Nazionalità = francese
|AttivitàAltre =  
|PostNazionalità = . Repubblicano democratico, fu un elemento di spicco della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]
|Immagine = Louis Charles Delescluze.jpg
|DimImmagine = 150
}}
 
== Biografia ==
Studiò diritto a [[Parigi]] e s'impiegò in uno studio legale. Repubblicano democratico, partecipò e rimase ferito nelle manifestazioni [[Rivoluzione di Luglio|rivoluzionarie del luglio 1830]] che rovesciarono [[Carlo X di Francia|Carlo X]]. Nel [[1836]] dovette rifugiarsi in [[Belgio]] per sfuggire all'arresto spiccato nei suoi confronti per complotto rivoluzionario.
 
Poté rientrare in [[Francia]] nel [[1840]] e si stabilì a [[Valenciennes]], dove fu redattore del giornale ''L'Impartial du Nord'' la cui linea politica democratica gli procurò dal regime di [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] un mese di prigione e 2.000 franchi di multa.
 
Nel febbraio [[1848]] fu lui a proclamare la Repubblica a Valenciennes, e dal governo provvisorio fu nominato commissario del dipartimento del Nord. Si presentò in aprile alle elezioni dell'Assemblea Costituente, ma non fu eletto. Stabilitosi a Parigi, lanciò il giornale ''La Révolution démocratique et sociale'' e costituì l'associazione ''Solidarité républicaine'', che raggruppava repubblicani e socialisti come [[Alexandre Ledru-Rollin|Ledru-Rollin]] e [[Mathieu de la Drôme]].
 
Il [[22 marzo]] [[1849]] fu rinviato a giudizio per i suoi articoli nei quali denunciava il generale [[Louis Eugène Cavaignac|Cavaignac]] quale responsabile dei massacri degli operai parigini nel giugno 1848, e fu condannato a un anno di carcere e a 3.000 franchi di multa. Il successivo [[10 aprile]] fu ancora processato e condannato ad altri tre anni di carcere e a 11.000 franchi di multa, ma egli era già fuggito in [[Inghilterra]]. Rientrato clandestinamente a Parigi nel [[1853]], fu arrestato e condannato a quattro anni di carcere e a dieci di deportazione, che scontò parzialmente nella [[Cayenne]].
 
Amnistiato il [[16 agosto]] [[1859]], tornò a Parigi e fondò il giornale repubblicano radicale ''Le Réveil'', ciò che valse, già dal primo numero apparso il [[2 luglio]] [[1868]], una condanna a 15 giorni di carcere e 3.000 franchi di ammenda. Seguirono nuove condanne e sospensioni delle pubblicazioni, fino alla fuga in Belgio nell'agosto del [[1870]]. Delescluze tornò in Francia alla proclamazione della Repubblica, in settembre, e rilanciò il suo giornale.
 
Eletto il [[5 novembre]] 1870 sindaco del [[XIX arrondissement di Parigi]], si dimise il [[6 gennaio]] [[1871]] invocando la lotta armata contro il governo di difesa nazionale. Il giornale fu sospeso. L'[[8 febbraio]] Delescluze fu eletto all'Assemblea Nazionale e vi chiese la messa in stato di accusa dei membri del governo, responsabili della resa alla [[Germania]].
 
Sostenitore della [[Comune di Parigi (1871)|Comune]], si dimise da deputato quando fu eletto il [[26 marzo]] al Consiglio della Comune. Membro della Commissione esecutiva, della Commissione esteri e poi della Commissione militare, il [[9 maggio]] fu membro del Comitato di Salute pubblica.
 
All'entrata dei versagliesi a Parigi, il [[24 maggio]] chiamò all'estrema resistenza quartiere per quartiere. Quando comprese che tutto era perduto, scrisse alla sorella di non volere «servire da vittima o di giocattolo alla reazione vittoriosa» e il [[25 maggio]] si fece uccidere salendo volontariamente allo scoperto sulla barricata dello Château-d'Eau.
 
È sepolto nel [[cimitero del Père Lachaise]].
 
== Scritti ==