Hōnen: differenze tra le versioni

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L'attacco più forte contro Honen avvenne il 18 febbraio [[1207]], quando Honen aveva 75 anni. Fu causato da un incidente avvenuto nel dodicesimo mese del [[1206]], quando l'ex-imperatore Gotoba fece un pellegrinaggio al santuario di Kumano. In assenza di Gotoba, due delle dame che avrebbero dovuto aspettarlo al suo ritorno, senza che lui lo sapesse, parteciparono ad una cerimonia del nembutsu, condotta dai discepoli di Honen, Juren ed Anraku, e decisero di diventare le monache. Come risultato dell'ira di Gotoba, in seguito a ciò Juren ed Anraku furono condannati a morte e Honen fu esiliato a Tosa, sull'isola di Shikoku.
 
Honen non esitò ad accettare l'esilio. Egli, in realtà, l'apprezzò e disse: «Per me questo esilio è un'espressione della cortesia imperiale, perché finora io non ho potuto portare l'insegnamento del nembutsu alle persone che non hanno avuto mai l'opportunità di incontrarmi e di ascoltarmi direttamente». Uno dei suoi discepoli, Sai-Amidabutsu, suggerì a Honen di non praticare il nembutsu per quachequalche tempo, allo scopo di distogliere i vecchi templi dall'attaccarlo. Honen, tuttavia, rispose: «Praticherò il nembutsu, anche se loro mi dovessero mettere a morte».
 
Honen lasciò Kyoto il 16 marzo [[1207]] per recarsi a Shikoku. Lungo il percorso, insegnò il nembutsu alla gente, in luoghi come l'isola di Kyo, la baia di Takasago a Harima, il porto di Muro e l'isola di Shiaku. I suoi ascoltatori includevano pescatori, prostitute, guerrieri e paesani. Finalmente Honen arrivò nella provincia di Sanuki in Shikoku, il luogo dell'esilio. In principio, Honen fu condannato all'esilio nella provincia di Tosa, ma in seguito, prima ancora di esserci arrivato, l'ex-primo Kanezane riuscì a mutare il luogo di confino con Sanuki, dato il clima più mite