Éomer: differenze tra le versioni

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|data di nascita = 2991 [[Terza Era|T.E.]]
|luogo di nascita =
|affiliazione= [[Aragorn]],
|razza = [[Uomini (Tolkien)|Uomini]]
|etnia = [[Rohirrim]]
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'''Éomer Eadig''' è un personaggio di [[Arda (Tolkien)|Arda]], l'[[universo immaginario]] [[fantasy]] creato dallo scrittore inglese [[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]]. Fu il diciottesimo [[Re di Rohan|Re]] di [[Rohan (Tolkien)|Rohan]], e venne soprannominato "Eadig", che significa "il Benedetto", perché durante il suo regno Rohan si riprese dalle ferite della guerra contro [[Sauron]] e divenne nuovamente ricca e prospera. La sua spada è [[Gúthwinë]], mentre il suo cavallo è Firefoot (Zoccofuoco).
 
== Il personaggio ==
=== Creazione ===
Éomer compare per la prima volta nel capitolo secondo de ''[[Le due Torri (romanzo)|Le due torri]]'', scritto tra la fine del [[1941]] e l'inizio del [[1942]]. Rispetto a molti personaggi, Tolkien ebbe idee chiare su Éomer fin dall'inizio, motivo per il quale quest'ultimo non ha subito cambiamenti nel corso delle varie revisioni ai capitoli de ''Le due torri''.<ref>''The Treason of Isengard'', pp. 392, 401.</ref>
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==Storia==
Figlio di [[Éomund]]<ref name=eomer /> e di [[Théodwin]], sorella di [[Théoden]], re di [[Rohan (Tolkien)|Rohan]]. Alla morte del padre nel 3002, ucciso da una banda di orchetti, sua madre Théodwin si ammala e muore per il dolore. Il piccolo Éomer, insieme alla sorella [[Éowyn]] , passa allora sotto la tutela dello zio Théoden e diventa grande amico di suo cugino [[Theodred]]. All'epoca della [[Guerra dell'Anello]] è il terzo maresciallo del Riddermark.<ref name=eomer >{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Le due torri''| Capitolo II (libro III) - "I Cavalieri di Rohan", p. 43|Il Signore degli Anelli}}.</ref> Quando suo cugino cade combattendo ai Guadi dell'[[Isen]] contro l'esercito di [[Saruman]], Eomer diventa automaticamente erede al trono di Rohan, ma non è ben visto ad [[Edoras]], perché si rifiuta di eseguire gli ordini di [[Grima Vermilinguo]], consigliere del re e fedele servo di Saruman, che non vuole che l'esercito di Rohan agisca contro le forze dello stregone. Un esempio di ciò è la sua disubbedienza nel lasciare passare una compagnia di [[Orchi (Tolkien)|Orchi]] nel territorio di Rohan; Eomer li insegue e li annienta; in questo modo, senza saperlo, impedisce che [[Peregrino Tuc|Pipino]] e [[Meriadoc Brandybuck|Merry]] arrivino nelle grinfie di Saruman.<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Le due torri''| Capitolo III (libro III) - "Gli Uruk-hai", p. 78|Il Signore degli Anelli}}.</ref>
 
Dopo l'arrivo di [[Gandalf]] a Edoras e la caduta del velo con cui Grima, ed indirettamente Saruman rendevano Theoden incapace di agire, e la conseguente cacciata del servitore del re, Eomer riacquista presso la corte il suo prestigio, venendo liberato dalla sua prigionia.<ref>{{Cita | J.R.R. Tolkien, ''Le due torri''| Capitolo VI (libro III) - "Il re del Palazzo d'Oro", pp. 149-150|Il Signore degli Anelli}}.</ref> Guida così l'esercito di Rohan insieme ad [[Aragorn]] nella battaglia del [[fosso di Helm]], dove Rohan risulta vittoriosa contro le forze di Saruman. Accompagna poi il re a [[Gondor]], e dopo la morte di suo zio diventa il diciottesimo re di Rohan.