Historia Langobardorum: differenze tra le versioni
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[[File:HistoriaLangobardorum.jpg|thumb|Testo conservato nella [[Biblioteca]] dell'[[Università di Salisburgo]]]]
La '''''Historia Langobardorum''''' è l'opera più importante scritta da [[Paolo Diacono]]. È suddivisa in sei libri e tratta della [[storia]] del popolo [[Longobardi|Longobardo]] dalle origini al suo apice: la morte del re [[Liutprando]] nel [[744]].
== L'opera ==
La ''Historia'' è scritta in un latino di tipo monastico, si basa su opere precedenti di vari scrittori ed è un misto di prosa e poesia. Le fonti principali furono l'anonima ''[[Origo gentis Langobardorum]]'', la perduta ed omonima ''Historia'' di [[Secondo di Non]], i perduti ''Annali di Benevento'' ed un uso libero degli scritti di [[Beda il Venerabile]], [[Gregorio di Tours]] e [[Isidoro di Siviglia]].
Il libro fu scritto nella [[Abbazia di Montecassino]] nei due anni successivi al ritorno dalla [[Francia]] dopo aver ricoperto il ruolo di grammatico presso la corte di [[Carlo Magno]]. La storia è narrata dal punto di vista di un patriota longobardo, e descrive anche l'intreccio delle relazioni fra i [[Longobardi]], i [[Franchi]], i [[Bizantini]] ed il [[Papato]]. La narrazione della storia si può suddividere in due fasi: la prima, lineare, descrive le vicende del popolo prima dell'entrata in Italia, un unico indistinto popolo che si muove per i territori quasi si preparasse all'arrivo in una Terra Promessa. La seconda fase descrive invece le gesta di tanti attori che si radicano in territori ben identificati e si fondono con i luoghi e le genti del posto. Tutto l'insieme è legato ad un filo narrante scandito dalla successione dei Re. Una particolare attenzione viene rivolta alla chiesa italiana di quel periodo, e si concentra anche su personaggi che non si intrecciarono con la storia dei Longobardi in Italia.
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber I|Primo libro]] ===
Il libro descrive le cause delle migrazioni dei Longobardi con leggende legate alle origini del popolo, le gesta dei primi re fino alla vittoria di [[Alboino]] sui [[Gepidi]] e la partenza per l'[[Italia]]. Narra anche di [[San Benedetto]].
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber II|Secondo libro]] ===
Provenienti dalla Pannonia, i Longobardi iniziano a penetrare in Italia e prendono il posto dei [[Goti]], al tempo alleati dei [[Bizantini]]. L'ascesa al [[Monte Nanos]] ed il congedo dalla Pannonia, una descrizione dell'Italia, la conquista di [[Pavia]] da parte di Alboino e il suo assassinio organizzato dalla moglie [[Rosmunda (regina)|Rosmunda]]. Il breve regno di [[Clefi]] e il decennale [[Periodo dei Duchi]] o "dell'anarchia".
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber III|Terzo libro]] ===
Morte dell'Imperatore bizantino [[Giustino II]]. Gli succede [[Tiberio II Costantino|Tiberio II]], «50º Imperatore dei Romani». Carità e virtù di Tiberio II, che aiuta i bisognosi e perdona i congiurati. Alla morte di Tiberio II, sale al potere [[Maurizio Tiberio|Maurizio]], il primo imperatore greco secondo Paolo Diacono. Maurizio si allea con [[Childeberto II]], Re dei Franchi, e gli dà dei soldi per indurlo ad attaccare i Longobardi. I Longobardi eleggono re, ponendo fine al [[periodo dei Duchi]], Flavio [[Autari]], che da dei soldi a Childeberto per indurlo a ritirarsi in Francia e lasciare in pace il Regno dei Longobardi. Ulteriori tre invasioni franche della Longobardia, nell'ultima i Franchi, dopo aver devastato Lombardia e Veneto, si ammalano di dissenteria e tornano indietro. Tradimento di [[Droctulfo]]. Matrimonio tra Autari e [[Teodolinda]]. La forte presenza del [[Papa Gregorio Magno]]. Conquiste e morte di Autari e nomina di Agilulfo, che si sposa con Teodolinda. L'[[Esarcato d'Italia|Esarca Romano]] conquista delle città, Agilulfo le riconquista.
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|Quarto libro]] ===
Da [[Agilulfo]] a [[Grimoaldo]]: ottant'anni di storia longobarda passando attraverso il regno di [[Rotari]].
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber V|Quinto libro]] ===
Da [[Grimoaldo]] a [[Cuniperto]].
=== [[s:la:Historia Langobardorum - Liber VI|Sesto libro]] ===
Da Cuniperto alla morte di Liutprando. Qui si ferma la storia, cristallizzata al momento in cui la decadenza non era iniziata. Fra l'altro è il periodo vissuto in prima persona da Paolo Diacono nella prima parte della sua vita.
Il Sesto Libro s'interrompe durante il regno di Re Liutprando. Il motivo di tale interruzione è rappresentato dalla decisione che Paolo Diacono abbia tralasciato volontariamente la parte di storia successiva al regno di Liutprando in modo tale da non dover descrivere il periodo della decadenza e la vittoria dei Franchi ai danni del suo popolo.
== Errori ==
Seppur importantissima fonte primaria, l'opera contiene alcuni errori cronologici e presenta in alcuni punti anche alcune incongruenze: per esempio nel libro V, quando si parla della campagna in Italia dell'Imperatore bizantino Costante II, Paolo Diacono inserisce due avvenimenti contraddittori tra di loro: la pace firmata tra Costante II e il Duca di Benevento Romualdo I e il tentativo di Costante II di far credere a [[Romualdo I di Benevento|Romualdo]] che suo padre [[Grimoaldo]] non sarebbe arrivato con i rinforzi (fallito perché Romualdo venne informato da Sessualdo dell'arrivo del padre).
{{Quote|Non si sa ben intendere come seguisse questo fatto. Perché se prima di conchiuder la pace, Sessualdo parlò con Romoaldo, questi non avea bisogno di far capitolazioni, né di comperare con sì grave pagamento e con l'ostaggio della sorella la liberazion della città. Se poi dappoiché era seguita la pace, non v'era più bisogno di far credere a Romoaldo che egli non dovea sperare soccorso.|Muratori, ''Annali d'Italia'', p. 615}}
In alcuni casi vi sono anche errori cronologici, per esempio la rivolta dell'esarca bizantino [[Eleuterio (esarca)|Eleuterio]] (615-616) viene datata dallo storico longobardo sotto il regno di [[Foca (imperatore)|Foca]] (602-610) e non sotto il regno di [[Eraclio I]] (610-641).
In altri casi, seguendo la tradizione popolare o utilizzando fonti tarde, l'autore narra fatti storici ritenuti inattendibili dagli storici successivi: ad esempio, secondo Paolo Diacono, i Longobardi avrebbero invaso l'Italia perché invitati da [[Narsete (generale bizantino)|Narsete]] furente con l'Imperatore per averlo destituito. Questa vicenda viene ritenuta una leggenda dagli storici moderni, che attribuiscono la calata dei Longobardi alla pressione esercitata dagli Avari verso la Pannonia e non a un improbabile tradimento del generale bizantino. Nel Libro III Paolo narra che Autari, giunto nel sud Italia, arrivò fino allo stretto di Messina, toccando una colonna e affermando che fin lì si sarebbero estesi i confini dei Longobardi. Anche ciò viene ritenuto una leggenda.
Comunque errori di questo tipo non sono rari nelle cronache di quell'epoca, e considerando l'epoca in cui fu scritta, la ''Storia dei Longobardi'' di Paolo Diacono è sicuramente una fonte attendibile. Anzi dal punto di vista storico, è un'opera importantissima e molto studiata, dato che è una delle pochissime fonti in cui si affronta (peraltro spesso in maniera quasi sbrigativa) il passaggio traumatico in Italia dalla civiltà romana classica a quella medievale germanica.
== Traduzioni in italiano e bibliografia ==
=== Traduzioni ===
* A. Viviani, ''Dell'origine e de' fatti de' Longobardi'', 2 vol., Udine, 1826‑28;
* G. S. Uberti, ''De' fatti de' Longobardi'', Cividale, 1899, ristampata da Sonzogno - Biblioteca Popolare, Milano, 1915;
* [[Massimo Felisatti]], ''Storia dei Longobardi'', Milano, Rizzoli, 1967;
* F. Roncoroni, ''Storia dei Longobardi'', Milano, 1971;
* E. Bartolini, ''Historia Langobardorum'', con testo latino e traduzione di A. Giacomini, Udine, nd;
* A. Zanella, ''Storia dei Longobardi'', Milano, 1991.
=== Bibliografia ===
* [[Carlo Cipolla|C. Cipolla]], Note bibliografiche circa l'odierna condizione degli studi critici sul testo delle opere di Paolo Diacono (Venezia, 1901)
* Atti e memorie del congresso storico tenuto in Cividale (Udine, 1900)
* F Dahn, Langobardische Studien, Bd. i. (Leipzig, 1876)
* W Wattenbach, Deutschlands Geschichtsquellen, Bd. i. (Berlino, 1904)
* A Hauck, Kirchengeschichte Deutschlands, Bd. ii. (Leipzig, 1898)
* P del Giudice, Studi di storia e diritto (Milano, 1889)
* U Balzani, Le Cronache italiane nel medio evo (Milano, 1884)
== Altri progetti ==
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== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.intratext.com/X/LAT0338.htm Historia Langobardorum], testo [[IntraText]] ed analisi delle [[concordanza|concordanze]]
* [http://www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost08/PaulusDiaconus/pau_intr.html Paolo Diacono nella Biblioteca Augustana (in latino)]
{{Portale|Longobardi}}
[[Categoria:Cronache longobarde]]
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