Quantità di sostanza: differenze tra le versioni

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Si deve prestare attenzione a non confondere la quantità di sostanza, che è una grandezza chimico-fisica, con il numero di particelle (che non lo è). La quantità di sostanza è un modo di esprimere la quantità di [[materia (fisica)|materia]] "interessato" a far coincidere i diversi valori delle [[Peso equivalente|masse equivalenti]] che intervengono in particolare nelle trasformazioni chimiche, o in qualsiasi fenomeno in cui sono interessati gruppi numerici di particelle. Tale grandezza, pur essendo proporzionale al numero di particelle non coincide con esso, ed è definita comunque in modo da prescindere dalla natura microscopica della materia e in modo da rimanere in un contesto puramente macroscopico e chimico. Per esempio una mole di diossigeno è la quantità massima di diossigeno capace di combinarsi con 0,012 kg di carbonio 12.
 
L'[[unità di misura]] nel [[Sistema internazionale di unità di misura|SI]] della quantità di sostanza è la [[mole]] (simbolo '''mol'''), che è anche la settima unità base del sistema. L'unità della mole è definita come la quantità di sostanza che contiene tante entità elementari quanti sono gli atomi presenti in 0,012 [[Chilogrammo|kg]] esatti di [[carbonio]] 12. Esistono anche altre unità, come quelle adottate nel [[Sistema tecnico]] del [[normalmetrocubo]] e [[standardmetrocubo]].
 
Poiché le sostanze chimiche sono formate da entità discrete (molecole, radicali, ioni), oppure da specie in rapporti stechiometrici usualmente semplici (sali, composti ionici), che si combinano tra di loro singolarmente, l'utilizzo della quantità di sostanza come misura quantitativa semplifica la descrizione delle proporzioni dei reagenti che intervengono nelle reazioni chimiche e dei prodotti ottenuti in esse.