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Quello di '''arciprete''' (dal [[lingua latina|tardo latino]] ''archipresbyter'' e dal [[greco antico|greco]] ''αρχιπρεσβύτερος'', "grande anziano") è uno dei titoli nel [[presbitero]] della [[Chiesa cattolica]], equivalente a quelli di [[Decano (chiesa)|decano]] o [[prevosto]], indicante un [[parroco]] con particolare giurisdizione o con particolare titolo d'onore.
== Particolarità del titolo di Arciprete ==
Nella [[Chiesa cattolica]], quando non per pure ragioni onorifiche, l'arciprete è propriamente il [[parroco]] posto a capo di una particolare [[parrocchia]] - che diventa così un'''Arcipretura'' - con autorità su quelle confinanti, riunite in una [[forania]], cioè in una circoscrizione diocesana, oppure il [[decano]] di un [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] di [[canonico|canonici]].
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=== Sviluppo dell'istituto arcipretale ===
Proprio come fra i [[diacono|diaconi]] della chiesa del [[vescovo]], ove uno di loro faceva le funzioni di assistente e rappresentante del vescovo e, come [[arcidiacono]], acquisiva una sua [[giurisdizione]], così fin dal [[IV secolo]], troviamo in numerose [[diocesi]] un arciprete a capo del collegio dei presbiteri, che aiutava e rappresentava il vescovo nell'espletamento dei suoi doveri [[liturgia|liturgici]] e religiosi. Di regola, specialmente a [[Roma]], luogo in cui l'usanza ebbe origine, veniva investito di questo ruolo il più anziano dei presbiteri; nella Chiesa [[Grecia|greca]] invece la sua nomina rientrava tra i privilegi del vescovo.
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