Partito Comunista Portoghese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: overlinking giorni e mesi dell'anno e modifiche minori
AttoBot (discussione | contributi)
Riga 51:
Il partito si sviluppò durante la dittatura di destra di [[António de Oliveira Salazar]] patendo, soprattutto fino al [[1945]], numerose persecuzioni e condanne al confino nelle isole di [[Capo Verde]]. Dopo la [[Seconda guerra mondiale]] il regime autoritario porghese concesse alle opposizioni una parvenza di autonomia e i partiti anti-salazariani potettero formare il ''Movimento di Unità Democratica'', una coalizione [[antifascismo|antifascista]] che virò decisamente a [[sinistra (politica)|sinistra]] dopo l'ingresso dei comunisti. Anche per questo Salazar tornò sui suoi passi e nel [[1948]] mise al bando il MUD, ripristinando la politica repressiva e dittatoriale.
 
Nel [[settembre]] del [[1957]] il Partito tenne il suo quinto congresso a [[Kiev]], l'unico svoltosi in terra straniera, a testimonianza anche della ritrovata armonia con l'URSS: in questa occasione il PCB si dichiarò decisamente contrario al [[colonialismo]] e annunciò di approvare i movimenti di liberazione nazionale che stavano sorgendo nelle terre d'occupazione portoghese e in particolare il [[FRELIMO]] del [[Mozambico]], l'[[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola|MPLA]] dell'[[Angola]] e il [[Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e di Capo Verde|PAIGC]] della [[Guinea]].
 
Nel [[gennaio]] del [[1960]] alcuni importanti dirigenti del PCB riuscirono ad evadare dal carcere di massima sicurezza di [[Peniche]] e tra essi si distensero [[Jaime Serra]] e soprattutto [[Álvaro Cunhal]]: il primo fondò l'Azione Rivoluzionaria Armata, braccio militare del partito che tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta si rese protagonista di alcune azioni contro il regime; il secondo divenne nel [[1961]] segretario nazionale del PCB. In quell'anno cominciò una lunghissima [[guerra coloniale portoghese|guerra coloniale]] che fece peggiorare le condizioni di vita dei portoghesi e che vide il PCB e l'URSS in prima fila a favore dei rivoltosi.
 
Nel [[1962]] la cosiddetta [[crisi accademica]], ossia una serie di proteste antigovernative effettuate da associazioni studentesche universitarie e liceali, confermò il netto scollamento esistente tra la società civile ed il governo di [[estrema destra]]. Tale evento fece ritenere ai dirigenti comunisti che la caduta del regime fosse ormai prossima e nel sesto congresso nazionale del PCB avvennuto nel [[1965]] il riconfermato segretario Cunhal lanciò il "Patto per la Vittoria", che conteneva gli otto punti programmatici del partito. Egli inoltre auspicò un maggiore collegamento tra il partito e gli altri movimenti progressisti e democratici.