Maria Lehel: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 1972
|Attività = pittrice
|Epoca =
|Nazionalità = ungherese
|PostNazionalità =
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A 19 anni espone per la prima volta, invitata con i grandi pittori della “Società degli Otto”.
 
Due anni dopo ritorna in Italia, a [[Roma]], presso l’l'[[Accademia d'Ungheria]] e la sua prima mostra personale, a ventun anni, desta forte interesse: sue opere sono acquistate dalla Città di Budapest e dal noto collezionista Marcel Nemes de Jànoshalma.
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] si stabilisce a [[Parigi]] dove risiede per dieci anni.
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{{citazione necessaria|Durante questo periodo espone nella ''Galleria Katia Granoff'', la critica le è molto favorevole ed artisti insigni come Besnard, Signac, Aman-Jean, [[Chagall]], Friesz, Bouche esprimono la loro ammirazione per la maestria con cui tratta il [[pastello]]}}.
 
Nel 1931 espone a Genova al Circolo della Stampa. La mostra del 1933 al Circolo di Roma segna il primo importante successo in Italia: ampie critiche elogiano la sua arte, due quadri sono acquistati dal [[Governo Italiano]] per la [[Galleria Nazionale d'Arte Moderna]] di Roma.
 
Nel 1936 espone nuovamente a Genova e nello stesso anno a [[Milano]] nella sala del Palazzo degli Studi Romani; la Città di Milano acquista due opere per la Galleria d’Arted'Arte Moderna.
 
{{citazione necessaria|Nel 1937 Maria Lehel è a [[San Paolo (città)|San Paolo del Brasile]] con una personale che riscuote grandissimo successo di critica e di pubblico}}. Anche qui la Galleria d’Arted'Arte Moderna acquisisce una sua opera.
 
Rientra in Italia nel 1938 dove partecipa all’Esposizioneall'Esposizione dei “19 pittori ungheresi” a Genova e a [[Torino]]. In questa occasione il Comune di Genova acquista un suo quadro che attualmente si trova a [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]].
 
Nel 1939 espone diverse opere a [[Londra]], alla ''Morland House'', in una mostra nazionale ungherese.
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Trascorre il periodo della [[seconda guerra mondiale]] in Ungheria dove tre sue personali di grande successo confermano il talento riconosciutole dai suoi vecchi maestri.
 
Ad oggi i Musei d’Ungheriad'Ungheria sono entrati in possesso di diciassette sue opere.
 
Nel 1946 torna in Italia, sua patria d’elezioned'elezione, e si stabilisce a Genova, alternando lunghi periodi nella casa di campagna di [[Peveragno]] in [[provincia di Cuneo]], dipingendo paesaggi “en plein air” e coloratissimi mazzi di fiori.
 
Nel 1953 - dopo lunga assenza dalla scena artistica italiana - espone a Genova alla Galleria Riotta e a Milano alla Galleria Cairoli, suscitando immediato, notevole consenso.
 
Nell’agostoNell'agosto 1969, invitata dalla Città di Budapest, torna ancora una volta in Ungheria per la sua ultima mostra accolta da caloroso interesse e ottime critiche.
 
Maria Lehel muore a Genova l'11 novembre 1972.
 
Nel 2002 il Comitato [Europastello] ha scelto tre sue opere per la mostra “Il pastello contemporaneo in Europa “ inaugurata al Centro Incontri della Provincia di Cuneo e trasferita nel febbraio 2003 nelle Sale del Palazzo Runianzev, Museo Statale della Storia di [[San Pietroburgo]], nell’ambitonell'ambito delle celebrazioni del tricentenario della fondazione della città.
 
Dal 5 dicembre 2003 al 31 gennaio 2004 si è svolta la sua ultima mostra personale, organizzata dalla nipote presso la Galleria Weber di Torino.