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I '''Boi''' furono una [[Celti|popolazione celtica]] dell'[[Età del
== Storia ==
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Un suo ramo migrò agli inizi del [[V secolo a.C.|quinto secolo a.C.]] (forse dall'[[Aquitania]]) in [[Italia]] nella valle padana attraverso il [[passo del San Gottardo]], e sostituendosi agli [[Etruschi]] della città di ''Velzna'' (nome [[lingua latina|latinizzato]] in ''[[Felsina]]''), l'odierna [[Bologna]], che da quel momento si chiamò ''[[Bononia]]''.
La storia riportata da [[Polibio]] narra che i Boi arrivarono a ''Felsina'' chiamati da
Dagli scavi e dagli studi archeologici si può desumere che ad un certo tempo ''Felsina'' era circondata da villaggi abitati da Celti e che gli Etruschi avevano organizzato nell'[[Etruria|Etruria padana]] una confederazione di città, simile a quella esistente nell'Etruria storica. Di questa confederazione avrebbero fatto parte anche le antiche città di [[Spina (città)|Spina]] e [[Marzabotto]], ma probabilmente in seguito alle tensioni con i Celti, con i [[Roma antica|Romani]] e con i [[Campani]] dell'Etruria campana a sud, gli Etruschi si ritirarono nell'Etruria storica, lasciando volontariamente ''Felsina'' ai Celti Boi. Questo dato potrebbe essere confermato dal cambio di denominazione toponimica, fatto assai raro e che si verifica solo in caso di sostituzione di popolo o conquista totale e mai in caso di fusioni fra popolazioni. Il territorio dei Boi si estendeva, verso oriente, fino al fiume [[Montone (fiume)|Montone]], oltre il quale aveva inizio il territorio dei Galli [[Senoni]].
I Boi furono [[Battaglia di Talamone|sconfitti]] nel [[225 a.C.]] dall'esercito romano, guidato dal console [[Lucio Emilio Papo]], nella località di [[Campo Regio]] presso il promontorio di [[Talamone]], anche se poi, nel [[216 a.C.]], riuscirono a vincere [[Lucio Postumio Albino (console 234 a.C.)|Lucio Postumio Albino]], [[
Nel 189 a.C., per sfuggire all'oppressione romana, una parte dei Boi si rifugia oltre le Alpi presso gli [[Scordisci]] del Danubio<ref>[[Tito Livio]] XXXVII,57; [[Strabone]] V,1.</ref>.
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