Giorgio Ordelaffi: differenze tra le versioni

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Figlio di Teobaldo Ordelaffi ([[1353]]-[[1382]]), a sua volta figlio di Ludovico, fratello di [[Sinibaldo Ordelaffi]]), sposò Lucrezia [[Alidosi]]. Tenne la signoria dal [[1411]] alla sua morte nel [[1423]]. Trasferì la dimora della famiglia nell'attuale [[Palazzo Comunale di Forlì]].
 
Nel contrasto fra il papa [[papa Gregorio XII]] e l'antipapa [[Antipapa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]], appoggiò il primo, anche se Giovanni, per ingraziarsi i Forlivesi, nel [[1413]] nominò vescovo di Forlì [[Alberto Buoncristiani]], dei Servi di Maria, un Ordine particolarmente caro ai Forlivesi soprattutto per l'appartenenza allo stesso del b. [[Pellegrino Laziosi|Pellegrino]]<ref>Cf. Antonio Calandrini, Gian Michele Fusconi, ''Forlì e i suoi vescovi: appunti e documentazione per una storia della chiesa di Forlì'', Volume 2, Centro studi e ricerche sulla antica provincia ecclesiastica ravennate, 1985, p. 436.</ref>.
 
La scomparsa di Giorgio, quando il figlio [[Tebaldo Ordelaffi]] era ancora piccolo, offrì a [[Filippo Maria Visconti]] l'occasione di tentare la conquista della [[Romagna]], nello stesso [[1423]]. Scoppiò allora una guerra con [[Firenze]], fermamente decisa a contrastarne le ambizioni. [[Venezia]], dopo alcuni rovesci dei fiorentini e persuasa dal [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]], decise di intervenire ([[1425]]) a loro favore. La guerra si spostava in [[Lombardia]], mentre [[Filippo Maria Visconti]] cedeva al Papa [[Forlì]] e [[Imola]]. Gli successe il figlio [[Tebaldo Ordelaffi]].