Avvocato concistoriale: differenze tra le versioni

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L'origine della figura è probabilmente da riferirsi a [[Papa Gregorio I|San Gregorio Magno]], che stabilì sette difensori della Chiesa. [[Papa Innocenzo II]], quindi, nel [[1130]], creò i procuratori dei sacri Palazzi Apostolici, a cui assegnò il compito di patrocinare le cause davanti al [[Sommo Pontefice]]. [[Papa Benedetto XII]], poi, con la [[costituzione apostolica]] ''Decens et Necessarium'', del 26 ottobre [[1340]], ordinò in due collegi distinti gli avvocati concistoriali e i procuratori dei sacri Palazzi Apostolici. Nel [[1471]] [[papa Sisto IV]] stabilì in 12 il numero degli avvocati concistoriali.
 
In seguito agli orientamenti del [[Concilio Vaticano II]] la materia dell'amministrazione della giustizia presso la Santa Sede è stata riordinata profondamente da [[papa Giovanni Paolo II]] con il ''[[motu proprio]]'' ''Iusti iudicis'' del 28 giugno [[1988]]: le due figure sono state abolite per essere sostituite dagli ''Avvocati presso la Curia Romana'' e dagli ''Avvocati della Santa Sede''. I primi hanno il compito di patrocinare nelle cause presso il [[Supremo tribunale della segnaturaSegnatura apostolica]] e di prestare la loro assistenza nei ricorsi gerarchici presso i Dicasteri della Curia romana. I secondi assumono il patrocinio delle cause per conto della Santa Sede o dei dicasteri della Curia romana presso i tribunali ecclesiastici o civili.
 
== Privilegi ==