Giudizio (filosofia): differenze tra le versioni

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===Giudizi estetici===
Kant utilizza il termine "giudizio" anche in ambito [[estetica|estetico]]. Ad esempio, il fatto di giudicare "bello" una visione, o uno spettacolo della natura, è infatti anch'esso appunto una forma di giudizio. Come nella ''Critica della ragion pura'', anche in questo caso si tratta di unire un predicato a un soggetto, solo che il soggetto di cui ora si parla è proprio l'io, cioè l'autore stesso di una tale unificazione: egli non collega A con B, ma collega A con [[io (filosofia)|Io]]. Si tratta del cosiddetto giudizio riflettente, con cui l'[[intelletto]] riflette come uno specchio la realtà esterna dentro quella interiore.{{vedi anche|Critica del Giudizio}}
 
== Voci correlate ==
* [[Opinione]]
 
==Bibliografia==
*Enzo Ruffaldi, Piero Carelli, Ubaldo Nicola, ''Il pensiero plurale'', Edizione Loescher, Vol.1 - Antichità e Medioevo.
 
== Voci correlate ==
* [[Opinione]]
 
==Altri progetti==