Franco (moneta): differenze tra le versioni

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Il '''franco''' è il nome di diverse valute. Il nome deriva dalla scritta latina ''Francorum rex'' ("re dei francesi") presente sulle prime monete francesi. Un franco è diviso in 100 centesimi (''centimes''); è adottato in [[Svizzera]] e [[Liechtenstein]], in molti dei paesi francofoni africani e, prima dell'[[euro]], in [[Francia]], [[Belgio]] e [[Lussemburgo]], oltre ad avere corso legale ad [[Andorra]] e [[Principato di Monaco|Monaco]].
 
Originariamente il franco era una moneta d'oro da 3,87&nbsp;g coniata dai francesi nel [[1360]] in occasione della liberazione del re [[Giovanni II di Francia|Giovanni II]] detto "il buono", catturato dagli inglesi quattro anni prima nella battaglia di Poitiers: questa aveva un valore equivalente alla "libbra tournois" (uno dei sistemi monetari in vigore, alternativo alla "libbra di Parigi"), suddiviso in 20 soldi ("''[[sou (moneta)|sous]]''").
 
Sebbene abolita come valuta legale da [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] nel [[1641]] a seguito dell'introduzione del [[Luigi (moneta)|luigi d'oro]] (o "[[écu]]"), il termine franco (come per la libra) continuò ad essere usato nel lessico comune.
 
Il [[franco germinale]] venne riadottato come valuta nazionale dopo la rivoluzione francese a seguito della [[decimalizzazione]] del sistema monetario nel [[1795]], assumendo un valore pari a 4,5 g d'argento fino. Nel [[1803]] con la creazione di un franco d'oro si avviò un [[bimetallismo]] basato su argento ed oro, con un rapporto di 1:15,1 tra il valore dei due metalli.
 
A seguito della conquista di gran parte dell'Europa occidentale da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], il franco si diffuse in diversi paesi: il regno del Belgio lo adottò dopo l'indipendenza dal regno d'Olanda nel [[1832]], seguito dal Lussemburgo nel [[1848]] e dalla [[Svizzera]] nel [[1850]]. Nel [[1865]], la [[Francia]] di [[Napoleone III]], il [[Belgio]] di [[Leopoldo II]], l'[[Italia]] di [[Vittorio Emanuele II]] e la [[Svizzera]] e crearono l'[[Unione monetaria latina]], alla quale aderì la [[Grecia]] di [[Giorgio I di Grecia|Giorgio I]] nel [[1868]].
 
Per le valute di quest'unione (franco, lira e dracma) si stabiliva un valore pari a 4,5 g di argento o 0,290322g di oro fino, al fine di permetterne il libero scambio con un rapporto di 1:1. A seguito delle difficoltà del [[bimetallismo]] di mantenere un rapporto fisso tra oro e argento al variare dei valori dei metalli, nel 1870 l'oro rimase l'unico standard ([[sistema aureo|Gold standard]]), situazione questa rimasta stabile fino al [[1914]].
 
La forza del franco venne notevolmente indebolita dopo la prima guerra mondiale, a causa delle spese di guerra, dei costi della ricostruzione e la conseguente inflazione: il potere d'acquisto del franco, infatti, si ridusse del 70% nel periodo 1915-1920 e di un ulteriore 43% nel periodo 1922-1926. Dopo una breve ritorno al Gold standard nel 1928-1936, la valuta continuò a svalutarsi, fino a che nel 1959 il suo valore era meno di 1/40 del valore del 1936. Nel gennaio del 1960 il franco venne rivalutato a 100 dei franchi precedenti. I vecchi franchi continuarono a circolare come [[centime]]s dei nuovi franchi.
 
Anche il Belgio ebbe nel 1926 una svalutazione analoga, che ha portò all'introduzione di una nuova valuta d'oro per transazioni internazionali (il "Belga" da 5 franchi) e l'uscita del paese dall'unione monetaria latina, la quale cessò di esistere alla fine di quell'anno. Sopravvisse, invece, l'unione monetaria del 1921 tra Belgio e Lussemburgo, che portò nel 1932 ad una completa unione economica.
 
Nel 1945, alla fine del periodo coloniale, 14 paesi dell'Africa occidentale (''Communauté financière africaine'') e dell'Africa equatoriale (''Coopération financière en Afrique centrale''), adottarono come valuta il franco CFA, con un cambio inizialmente pari a 1,7 franchi francesi, passato a 2 franchi nel 1948, 0,02 nuovi franchi nel 1960 e 0,01 franchi dopo gennaio 1994. Nei territori francesi del Pacifico, invece, circolava il franco CFP, con un cambio a 0,055 franchi francesi.
 
Con l'avvento dell'euro, il valore del franco francese venne fissato a 0,152449 euro e ne decide il termine del suo corso legale al 17 febbraio 2002. Il franco belga, fissato a 0,024789 euro, termina di avere corso legale il 28 febbraio [[2002]].
 
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