Serenità: differenze tra le versioni

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==La serenità sotto il profilo storico, filosofico e letterario==
[[File:Petrarca-Meister 001.jpg|250px|thumb|''Il filosofo [[Pirrone]] sul mare in tempesta'', del [[Petrarcameister]]<ref>Nei suoi ''Schizzi pirroniani'' [[Sesto Empirico]] racconta che il [[Scetticismo filosofico|filosofo scettico]] [[Pirrone]], convinto dell'illusorietà di ogni esperienza, non dava peso ad alcun evento, conservando la massima imperturbabilità in ogni circostanza; una volta, durante una tempesta in cui incappò la nave su cui stava viaggiando, additò a modello di [[serenità]] filosofica un porcellino che, incurante degli avvenimenti, mangiava la sua porzione di orzo</ref>.]]
 
Già [[Epicuro]], occupandosi dell'[[esistenza di Dio|esistenza degli dei]], formulava una teoria secondo la quale si poteva raggiungere la serenità eliminando negli uomini il [[Timore di Dio (teologia)|timore verso gli dei]], poiché essi non si interessano delle vicende umane. Epicuro prosegue, andando oltre ed occupandosi del [[piacere]] inteso sotto due forme: